Il trionfo garantista di Repubblica

La magnifica sobrietà del giornale di Gedi e la vicenda dell’eredità Elkann. Siamo contenti di questo approdo al garantismo di una testata storica che per decenni ha cavalcato qualsiasi scandalo vero o presunto come arma di scontro politico

La fotografia è quella già andata in pagina altre volte, tre fratelli sorridenti en plein air come a un matrimonio. Ma non è un matrimonio, è la nota storia di uno scontro di famiglia, madre contro figli, attorno “all’eredità di Marella Caracciolo, vedova dell’Avvocato Gianni Agnelli e nonna dei fratelli Elkann”. Storia che avremmo lasciato volentieri ai giornali di gossip, non fosse che i protagonisti che Repubblica apparecchia sotto un titolo anodino e molto garantista, “Eredità Agnelli, sì della procura alla messa alla prova per Elkann – La richiesta per chiudere vicenda dolorosa ma non comporta alcuna ammissione di responsabilità”, sono i proprietari del quotidiano. Si prende atto dell’esito di un’indagine, non c’è scandalo né malefatta. Bene. “Archiviazione parziale per John Elkann, totale per i fratelli Lapo e Ginevra”.

Una bella misura giornalistica, che Rep. in questi anni ha indubbiamente imparato. E vorremmo poter dire che l’ha imparato per sopraggiunta maturità, dopo trent’anni di scalmane giustizialiste, e non soltanto perché ora c’è una proprietà che non è più editore puro, e non c’è più alcun conflitto d’interessi da imputare ad altri ma camuffare per sé: sono i padroni della baracca, se ne parli con misura. Siamo contenti di questo definitivo, persino elegante approdo al garantismo di una testata storica. La stessa che per decenni ha cavalcato qualsiasi scandalo vero o presunto come arma di scontro politico, quando non di meno trasparenti scontri economici. Che pubblicava le dieci domande a Berlusconi, ma che domande ai suoi editori, per una vicenda che si chiuderà con un esborso al fisco di ben 183 milioni, preferisce non farne. John Elkann ha chiesto di svolgere dieci mesi di lavori socialmente utili in una struttura salesiana, gli fa onore e ne uscirà migliore. Lontani i tempi in cui, per il Cav. che accettava un’identica riabilitazione ai servizi sociali, Repubblica strillava: “Berlusconi in prova ai servizi sociali. ‘Persona socialmente pericolosa’”. Ma tutto questo non c’è più: viva il sobrio, signorile, garantismo di Rep.

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