Cultura pop, podcast e fumetti invadono il Lido: Venezia Cult è la grande novità durante la Mostra del cinema

Se i festival del cinema rischiano spesso di diventare luoghi autoreferenziali, nei quali il mondo della Settima Arte si parla un po’ addosso, alla 82esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il Lido vede atterrare una grande novità: Venezia Cult. Un luogo che per i giorni della manifestazione ha trasformato uno spazio fisico in un crocevia dove i linguaggi della cultura pop si incontrano con quelli del cinema d’autore. Una volta spente le luci delle passerelle, Venezia Cult accende invece panel, incontri e contaminazioni tra autori, fumettisti, creator digitali, podcast e format innovativi, in una sintesi vibrante tra riflessione critica e leggerezza, tra incontri pubblici e festa collettiva.

Curata dalla realtà Aka Lab in sinergia con Comicon, questa novità ritrova i libri al Lido dopo oltre vent’anni, grazie al dialogo con ReNoir, J-Pop Manga, Oblomov, Minimum Fax e tanti altri editori che hanno portato i loro libri e fumetti negli stand, oltre alla presenza del produttore e distributore Lucky Red che per l’occasione ha creato una gelateria con gusti “cinematografici” e uno spazio dove sottoporre ai visitatori avvincenti quiz quotidiani. In scena anche diverse icone del cinema e del fumetto italiano: da Pierfrancesco Favino a Milo Manara, da Tanino Liberatore a Aleksandr Sokurov, per esplorare la narrazione visiva e l’arte del racconto in tutte le sue declinazioni.

Venezia Cult, quindi, non è diventato solo un dopo-festival, ma una zona franca del dialogo culturale, pensata per restituire al Lido anche una vocazione di laboratorio contemporaneo, dove la cultura si incontra realmente con le nuove forme di espressione.

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