Un anno dopo è ancora Parigi

Dalle ragazze di Velasco all’oro nei tuffi della coppia Pellacani-Santoro. Con volley, scherma, basket e nuoto c’è un’Italia che continua a vincere

A un anno dai Giochi di Parigi dove l’Italia stabilì il nuovo record di medaglie olimpiche, l’azzurro continua a essere un colore di moda. Dal palazzo dello sport di Lodz dove le ragazze di Velasco hanno conquistato la 29esima vittoria consecutiva, alla pedana di Tbilisi e fino alla piscina di Singapore, i successi azzurri continuano. In qualche caso sono cambiati i protagonisti, ma alla fine la musica resta sempre la stessa. Mentre in Italia la politica continua ad allungare le mani sullo sport, facendosi riprendere perfino dal Quirinale, i nostri atleti continuano ad ottenere risultati importanti e non solo su un campo da tennis dove ormai ci abbiamo fatto l’abitudine. Sono spuntate anche medaglie inattese come il bronzo europeo delle ragazze del basket.

E poi ci sono loro. Le ragazze di Velasco erano già nella leggenda del nostro sport, adesso stanno dimostrando di non volerne più uscire. Sono l’esempio vivente di come vincere possa aiutare a vincere, di come un successo possa aumentare la fiducia in se stessi senza diminuire la fame. Velasco è stato bravissimo a far entrare nella testa della sua squadra quel “qui e ora” che non se ne è più andato. Si pensa sempre e solo all’oggi dimenticando successi e insuccessi del passato. Si libera la mente e si gioca meglio e nella pallavolo quasi sempre chi gioca meglio alla fine vince. Il viaggio verso Los Angeles è lunghissimo, ma in mezzo ci sono ancora tante tappe da conquistare, cominciando da quell’oro Mondiale che il nostro volley femminile non ha mai vinto. L’appuntamento è a fine agosto in Thailandia. Le azzurre non ci andranno in vacanza.

Al Mondiale di scherma l’Italia ha chiuso al terzo posto nel medagliere con due ori e quattro bronzi. Qualcuno ha parlato di fallimento. Esagerati. A Parigi avevamo conquistato un oro, tre argenti e un bronzo. Quest’anno abbiamo vinto un oro e una medaglia in più anche se le mancate medaglie nella spada (sia femminile che maschile) e lo zero dei fiorettisti nella prova individuale lasciano parecchio amaro in bocca. Questa volta dobbiamo ringraziare gli uomini con gli ori delle squadre di fioretto e sciabola. Certo agli ultimi mondiali, quelli giocati in casa a Milano, avevamo vinto il medagliere con 4 ori, 4 argenti e 2 bronzi. Ma poi era arrivata Parigi. E adesso siamo ancora lì.

E anche in piscina, nonostante le mancate conferme di Ceccon e Martinenghi, comunque a medaglia, la raccolta è proseguita con due ori, 11 argenti e 4 bronzi. L’oro nei tuffi della coppia Pellacani-Santoro e quello nei 50 rana di Simone Cerasuolo, sono state due belle scoperte che ci raccontano come in acqua continui a esserci un grande futuro.

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