Il M5s si riscopre a favore dell’alta velocità: No Tav Sì Salerno-Reggio Calabria

“Questa infrastruttura porta un incremento medio del pil dell’1 per cento”, dicono in una nota per denunciare il definanziamento dell’alta velocità Salerno-Reggio Calabria (poi smentito dal ministro Foti). Ma non erano quelli del no alla Tav in Val di Susa?

“Quello che sta accadendo è uno scandalo nazionale: il governo Meloni ha cancellato 9,4 miliardi di euro dei fondi Pnrr/Pnc destinati all’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, dichiarando che l’opera non è più considerata strategica. È una decisione che condanna ancora una volta la Calabria all’isolamento e alla marginalità, mentre in altre aree del paese, attraversate dall‘alta velocità, questa infrastruttura ha prodotto un incremento medio del Pil dell’1 per cento su base annua”. Visti i toni sviluppisti, si potrebbe pensare sia una denuncia di un’associazione ultraliberista. Eppure quella di cui sopra è la denuncia avanzata ieri dai parlamentari calabresi del M5s. “In una regione come la Calabria, dove la crescita media è appena dello 0,8% – proseguono i deputati e senatori eletti nelle circoscrizioni calabresi – l’alta velocità avrebbe significato raddoppiare il tasso di crescita economica e dare una svolta storica allo sviluppo. Per questo abbiamo depositato in Parlamento un’interpellanza urgente“.

L’interpellanza, con buona probabilità, chiarirà che il fatto non sussiste. Perché come ha fatto sapere il ministero dei Trasporti dopo la denuncia del M5s e delle altre opposizioni, l’opera non è stata definanziata. Tesi confermata anche dal ministro degli Affari europei Tommaso Foti e dall’assessore ai Lavori pubblici della Regione Calabria.

Ma tanto basta ad aver fatto uscire allo scoperto il M5s, che oggi difende le possibilità di crescita che l’infrastruttura garantirebbe al territorio mentre in Val di Susa supporta le battaglie No tav. Nel 2014 i parlamentari grillini intervennero nell’aula del Senato con dei fazzoletti con la scritta No Tav. E ancora fino al 2019 organizzavano manifestazioni a Torino proprio attorno a questa contrarietà. È vero che nel corso degli anni, soprattutto una volta al governo, le posizioni del M5s si sono via via ammorbidite. Anche se nell’estate del Papeete fu anche la perseverante contrarierà del M5s alla Tav Torino-Lione a compromettere i rapporti con la Lega di Matteo Salvini. Fatto sta che in Calabria, nonostante lo scampato pericolo (visto che l’opera si farà) i Cinque stelle compiono un salto di qualità: rivendicare che l’alta velocità porta ricadute di sviluppo e di ricchezza per i territori.

Di più su questi argomenti:

Leave a comment

Your email address will not be published.