Il nuovo partito di Jeremy Corbyn è il tuo partito, qualsiasi cosa significhi

Dopo aver condotto il Labour Party a memorabili sconfitte elettorali ed esserne stato estromesso, il parlamentare britannico ha fondato “Your Party”. Non a caso ha scelto un nome che punta a tenersi sul vago per rappresentare tutti. Anche se è più probabile non rappresenti nessuno

E così Jeremy Corbyn, non contento di avere condotto il Labour a memorabili sconfitte elettorali e di esserne stato estromesso dopo una rissa sul suo presunto antisemitismo, ha fondato una nuova compagine cui ha dato il nome di Your Party, “il tuo partito”. Provvisorio quantunque, il battesimo è significativo; una delle caratteristiche salienti della politica d’oltremanica è infatti che chi è conservatore ha il partito conservatore, i sindacati dei lavoratori appoggiano il partito laburista e, cosa impensabile in Italia, chi è liberale e democratico gode di un apposito partito liberal-democratico. Per una stragrande maggioranza dell’elettorato, il nome del partito coincide con le sue intenzioni, in una mirabile simmetria fra le parole e le cose. Corbyn ha invece deciso di contribuire alla discrasia fra linguaggio e mondo avvitandosi in un labirinto logico: da un lato è inevitabile che, se tu voti un partito, quello è il tuo partito, ma dall’altro è incontestabile che il marchio Your Party prometta di essere appannaggio di qualsiasi elettore, senza fare distinzioni più sofisticate del sottile e implicito riferimento a un solco scavato fra “la politica”, qualsiasi cosa significhi, e “il popolo”, qualsiasi cosa significhi. Non è un caso che per il suo nuovo partito Corbyn abbia scelto un nome provvisorio e indefinito, poiché verosimilmente punta a tenersi sul vago per rappresentare tutti e nessuno, mirando a un risultato che oscilli fra il 100 e lo 0%. Conoscendo Corbyn, più lo zero.

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