“L’obiettivo è arrivare a negoziati che consentano all’Iran di non diventare una potenza nucleare”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, in un punto stampa a margine del G7 in Canada. “Si va verso l’escalation ma uno scenario diverso è ancora possibile”. L’appoggio che il regime iraniano fornisce a organizzazioni terroristiche “mina costantemente la stabilità e la sicurezza dei nostri alleati, in particolare quella di Israele” ha detto Meloni. Sulle trattative riguardo al programma nucleare iraniano, la premier ha ricordato che finora i negoziati non hanno prodotto risultati a causa della chiusura di Teheran: “Le trattative condotte finora dagli Stati Uniti per arrivare a un accordo sulla fine del programma nucleare iraniano non hanno ottenuto risultati a causa della mancanza di disponibilità da parte di Teheran”. La premier non ha escluso che il conflitto in corso possa portare a un cambiamento interno al regime di Teheran: “Lo scenario migliore sarebbe quello di un popolo oppresso che riesce a rovesciare il regime”, ha detto.
Smentita invece con decisione qualsiasi apertura ad affidare a Mosca un ruolo di mediazione, come proposto dal presidente americano Donald Trump. “Francamente, affidare a una nazione in guerra la mediazione su un’altra guerra non mi sembrerebbe proprio l’opzione migliore da prendere in considerazione. Ma non è un’opzione sul campo, anche dalle parole che ho ascoltato personalmente. Dopodiché – ha aggiunto – visti i rapporti che Putin ha con gli ayatollah, se vuole convincerli a dismettere il programma nucleare, a meno che non lo sostenga, noi siamo ovviamente disponibili da questo punto di vista”. Ha poi ribadito le responsabilità di Mosca sul mancato raggiungimento di un accordo con l’Ucraina: “Ogni volta che si cerca di fare qualche passo in avanti, la Russia provoca con attacchi sulla popolazione civile”, ha detto. Il tema, sul tavolo del vertice con i sette paesi, non è stato alla fine oggetto di una dichiarazione congiunta con gli Stati Uniti. Ma Meloni ha smentito l’ipotesi che Trump si sia tirato indietro: “La dichiarazione non era prevista”
Nel corso del summit si è parlato anche di un cessate il fuoco per Gaza. “Credo che questo sia il momento giusto per ottenere una tregua” ha detto Meloni, ribadendo il sostegno italiano al piano arabo per la ricostruzione della Striscia. “Si dovrebbe partire da lì nel caso di un cessate il fuoco”.
Meloni ha poi espresso soddisfazione per il riconoscimento al ruolo italiano sul tema dell’immigrazione irregolare. “Oggi la ricetta italiana viene presa a paradigma dalle altre nazioni con cui ci stiamo confrontando. I leader hanno riconosciuto la leadership italiana nella gestione dell’immigrazione illegale” ha detto.
Sul tema dei dazi e delle trattative commerciali in corso tra Stati Uniti e Unione europea, dice la premier che si sta andando verso la giusta direzione: “Guardando la costanza e la franchezza del dialogo, e il rapporto che abbiamo oggi, direi che lo scenario è parecchio cambiato: bisogna continuare a lavorare e alla fine una soluzione si troverà”, ha concluso.