La descrizione di Parodi del Portogallo non aiuta ad avere un dibattito informato. Ma soprattutto rischiano di ridurre la magistratura italiana a una macchietta
Quando la magistratura fa attivismo politico il rischio maggiore che corre è una perdita di credibilità. Perché la campagna elettorale permanente, come nel caso dell’opposizione alla riforma della giustizia, porta inevitabilmente a forzare i concetti. E a dire cose false. L’Associazione nazionale magistrati certifica che “In tutti i paesi in cui c’è la separazione delle carriere c’è il controllo dei pubblici ministeri da parte del governo”. L’affermazione è molto forte: implicherebbe che non c’è stato di diritto in paesi democratici come Inghilterra, Svezia, Spagna e Portogallo. Il presidente dell’Anm Cesare Parodi evoca proprio il paese lusitano: “Nel famoso Portogallo che tutti citano c’è un controllo dell’esecutivo” ed è pericoloso anche per i politici perché, dice Parodi, il governo può perseguitare gli oppositori: “Arriva un ministro che dice al pm: ‘Guarda che quelli là sono cattivi, vediamo di dare un’occhiata”. E’ una descrizione tanto falsa quanto macchiettistica. Innanzitutto non è vero sul piano formale che in Portogallo i pm dipendono dall’esecutivo: rispondono al Consiglio superiore del pubblico ministero (un po’ come prevede la riforma Nordio).
Questo assetto istituzionale nasce in Portogallo con la riforma giudiziaria dopo la Rivoluzione dei garofani, che ha posto fine alla dittatura, proprio per dare più autonomia ai pm. Ma è la cronaca a mostrare una realtà opposta al governo che usa i pm per perseguire gli oppositori: nel 2023 il premier socialista António Costa (attuale presidente del Consiglio europeo) si dimise per la Operação Influencer, un’inchiesta giudiziaria piena di anomalie tra cui errori di omonimia. A essere perseguito fu il governo, a tutto vantaggio dell’opposizione di destra che tornò al potere (domenica in Portogallo si vota di nuovo). Le descrizioni macchiettistiche da parte dell’Anm di certo non aiutano ad avere un dibattito informato, ma soprattutto rischiano di ridurre la magistratura italiana a una macchietta. Se non è già accaduto.