Il Papa durante il Regina Coeli difende il popolo ucraino e chiede una “pace giusta e duratura”

Nel corso della sua omelia in Piazza San Pietro, sul tema della guerra in Ucraina, con tre aggettivi traccia una discontinuità con il suo predecessore

Durante il suo primo Regina Coeli (la preghiera dedicata alla Madonna che sostituisce l’Angelus nel tempo pasquale) in Piazza San Pietro Papa Leone XIV ha deciso di dedicare un passaggio della sua omelia all’Ucraina. Lo ha fatto con parole nette. “Porto nel mio cuore le sofferenze dell’amato popolo ucraino. Si faccia il possibile per giungere al più presto a una pace autentica, giusta e duratura”, ha detto il Pontefice, sottolineando, con gli ultimi tre aggettivi, una vera novità in Vaticano che segna una discontinuità con l’approccio spesso più ambiguo di Papa Francesco al conflitto ucraino. Di seguito pubblichiamo per intero l’omelia di Papa Prevost.

“Cari fratelli e sorelle, buona domenica. Considero un dono di Dio il fatto che la prima domenica del mio servizio come Vescovo di Roma sia quella del Buon Pastore, la quarta del tempo di Pasqua. In questa domenica, sempre si proclama nella messa il Vangelo di Giovanni, capitolo10, in cui Gesù si rivela come il pastore vero, che conosce e ama le sue pecore e per loro dà la vita.


In questa domenica, da 62 anni, si celebra la giornata mondiale di preghiera per le vocazioni e oggi Roma ospita il Giubileo delle bande musicali e degli spettacoli popolari. Saluto con affetto tutti questi pellegrini e li ringrazio, perché con la loro musica allietano la festa di Cristo Buon Pastore. Sì, è lui che guida la Chiesa con il suo Santo Spirito. Gesù nel Vangelo afferma di conoscere le sue pecore e che esse ascoltano la sua voce e lo seguono. In effetti, come insegna il Papa San Gregorio Magno le persone corrispondono all’amore di chi le ama.


Oggi fratelli e sorelle ho la gioia di pregare con voi e con tutto il popolo di Dio per le vocazioni, specialmente per quelle al sacerdozio. La Chiesa ne ha tanto bisogno, ed è importante che i giovani trovino nelle nostre comunità accoglienza, ascolto e incoraggiamento del loro cammino vocazionale e che possano contare su modelli credibili di dedizione generosa a Dio e ai fratelli.


Facciamo nostro l’invito che Papa Francesco ci ha lasciato nel suo messaggio per la giornata odierna.L’invito ad accogliere e da accompagnare i giovani, e chiediamo al Padre Celeste di essere gli uni per gli altri, ciascuno in base al proprio stato pastori, secondo il suo cuore, capaci di aiutarci a vicenda a camminare nell’amore e nella verità.


Ai giovani dico non abbiate paura accettate l’invito della Chiesa e di Cristo Signore. La Vergine Maria, la cui vita fu tutta una risposta alla chiamata del Signore ci accompagni sempre nella sequela di Gesù.


Fratelli e sorelle l’immane tragedia della Seconda Guerra Mondiale terminava 80 anni fa, l’8 maggio, dopo aver causato 60 milioni di vittime. Nell’odierno scenario drammatico di una Terza Guerra Mondiale a pezzi, mi rivolgo anche io ai grandi del mondo, ripetendo l’appello sempre attuale di Papa Francesco: Mai più la guerra.


Porto nel mio cuore le sofferenze dell’amato popolo ucraino. Si faccia il possibile per giungere al più presto a una pace autentica, giusta e duratura. Siano liberati tutti i prigionieri e i bambini possano tornare alle proprie famiglie.


Mi addolora profondamente quanto accada nella Striscia di Gaza. Cessi immediatamente il fuoco, si presti soccorso umanitario alla stremata popolazione civile e siano liberati tutti gli ostaggi.


Ho accolto, invece, con soddisfazione l’annuncio del cessate il fuoco tra India e Pakistan e auspico che attraverso i prossimi negoziati si possa presto giungere a un accordo durevole. Ma quanti altri conflitti ci sono nel mondo?
Affido alla Regina della Pace questo accorato appello perché sia lei a presentarlo al Signore Gesù perottenerci il miracolo della pace.


Saluto con affetto tutti voi romani e pellegrini di vari Paesi. 
(Saluti tutti i gruppi e le delegazioni presenti in Piazza San Pietro oggi, ndr).


Oggi in Italia e in altri paesi si celebra la Festa della Mamma. Mando un caro saluto a tutte le mamme con una preghiera per loro e per quelle che sono già in cielo. 
Buona festa a tutte le mamme.


Grazie a tutti voi, buona domenica a tutti!”.

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