Al centro dell’Ue per Merz c’è un triangolo: Germania, Francia e Polonia

Il cancelliere europeo inaugura la sua leadership con le visite a Parigi e Varsavia, cercando accordi per difesa, Ucraina e riforme Ue. Il suo progetto privilegia il rapporto con Tusk e Macron, lasciando in secondo piano la centralità di Bruxelles

Bruxelles. “Una nuova spinta franco-tedesca per l’Europa”. Incurante della sconfitta subita al primo voto di martedì al Bundestag sulla sua elezione a cancelliere, Friedrich Merz ieri si è mostrato determinato a voler esercitare la sua leadership europea insieme a Emmanuel Macron, prima, e Donald Tusk, poi, per affrontare le sfide a cui l’Europa è confrontata. Come da tradizione Parigi è stata la meta del primo viaggio del nuovo cancelliere. Sull’aereo che lo portava nella capitale francese Merz aveva indicato le sue priorità: Ucraina, difesa europea, politica commerciale e approccio coordinato di fronte a Donald Trump. “Saremo in grado di affrontare queste sfide solo se Francia e Germania saranno ancora più unite che in passato”, ha detto il cancelliere in conferenza stampa con Macron dopo l’incontro all’Eliseo. “Vogliamo lavorare mano nella mano per rilanciare insieme il riflesso franco-tedesco”, ha risposto il presidente francese, aggiungendo la prosperità e la competitività alla lista delle priorità. I due leader hanno promesso di lavorare “sistematicamente insieme”. Il primo annuncio da parte di Macron è la creazione di “un Consiglio congiunto di difesa e sicurezza che si riunirà regolarmente” nell’ambito degli sforzi per rafforzare la cooperazione e gli investimenti in materia di difesa. Macron ha aggiunto che Germania e Francia si coordineranno anche sulle riforme economiche. Berlino e Parigi contribuiranno “al processo di riforme interne necessario per rafforzare l’Ue”, ha detto Merz.

Macron, insieme a gran parte dei partner europei ha riposto enormi speranze in Merz per riaccendere il motore franco-tedesco e far uscire la Germania dalle sue esitazioni sull’Ue. Il presidente francese non ha mai trovato complicità e intesa con il predecessore di Merz alla cancelleria, il socialdemocratico Olaf Scholz. La Commissione di Ursula von der Leyen era praticamente paralizzata dal collasso della coalizione semaforo guidata da Scholz. Merz si presenta come un europeista, a rompere alcuni tabù tedeschi, pronto a sostenere il concetto di “sovranità europea” di Macron, e a perseguire la strada di un’Europa più indipendente dagli Stati Uniti di fronte a Donald Trump. Ieri non ha esitato a esporre in pubblico le divergenze con Macron. Per esempio sull’accordo di libero scambio con il Mercosur, che la Germania vuole venga approvato rapidamente dagli stati membri, ma a cui la Francia si oppone. Merz anche ha mostrato i primi segnali di esitazioni sull’Ucraina, quando ha spiegato che un futuro cessate il fuoco “dovrà essere garantito da una partecipazione degli Stati Uniti”.

La prova per Merz e Macron non è solo riaccendere il motore franco-tedesco. E’ anche riuscire a lavorare con altri partner, a cominciare dalla Polonia di Donald Tusk, diventata un nuovo centro di potere europeo dopo la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e la decisione di creare l’esercito più grande dell’Ue per scoraggiare una potenziale invasione. E’ la ragione del secondo viaggio di ieri, quello a Varsavia. La Polonia è stata messa da Merz sullo stesso rango della Francia, o quasi. Le relazioni tra Germania e Polonia sono complicate dall’eredità della storia. Il precedente governo nazionalista a Varsavia, guidato dal Partito Legge e Giustizia, aveva usato la carta del risentimento contro i tedeschi per rafforzare la sua popolarità. Ora il primo ministro è Donald Tusk, conservatore che condivide con Merz la famiglia politica europea del Ppe. Già in campagna elettorale Merz aveva promesso di “mettere un termine all’assenza di dialogo tra Berlino e Varsavia” e di “portare le relazioni bilaterali a un altro livello” con un nuovo trattato di amicizia (Macron ne firmerà un altro con Tusk domani a Nancy). Ma è soprattutto di Europa che hanno discusso ieri Merz e Tusk. La visione del nuovo cancelliere tedesco è di un’Ue a cerchi concentrici. E al centro c’è il triangolo di Weimar formato da Germania, Francia e Polonia. Bruxelles passa in secondo piano. Merz visiterà la capitale dell’Ue per incontrare Ursula von der Leyen e António Costa solo domani.

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