Dopo il bilaterale con Trump, la premier ha ricevuto Vance a Palazzo Chigi: “Orgogliosa del rapporto privilegiato con gli Usa”. Il vicepresidente americano: “Novità sui negoziati tra Russia e Ucraina”. Sul tavolo anche la questione dazi. Poi la visita in Vaticano
La visita era stata annunciata e come previsto questa mattina il vicepresidente americano JD Vance è arrivato a Roma. L’accoglienza all’aeroporto militare di Ciampino, dove Vance è atterrato a bordo dell’Air Force Two insieme alla sua famiglia, è avvenuta sotto la pioggia, con la presenza di rappresentanti del governo italiano e dell’ambasciata statunitense. Le misure di sicurezza sono state imponenti: tiratori scelti, unità cinofile e sorveglianza aerea hanno garantito la protezione della delegazione americana, soprattutto nei momenti di trasferimento attraverso la Capitale.
A poche ore dall’incontro con Donald Trump, la premier Giorgia Meloni ricevuto Vance a Palazzo Chigi. Una nuova occasione per rafforzare il legame tra Roma e Washington e per affrontare temi cruciali, primo tra tutti la questione dei dazi tra Stati Uniti ed Europa, su cui la premier riferirà anche alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen con un telefonata prevista per oggi. “Sicuramente Italia e Usa sono determinati a rafforzare la loro cooperazione. Noi crediamo che l’Italia possa essere un partner estremamente importante nell’Europa e nel Mediterraneo per gli Stati Uniti d’America. Sicuramente c’è un rapporto privilegiato tra noi del quale io vado molto orgogliosa”, ha detto la premier durante alcune dichiarazioni alla stampa. Meloni ha definito l’incontro di ieri alla Casa bianca “fantastico”.
Vance ha detto di voler “aggiornare” la premier sugli sviluppi nei negoziati tra Russia e Ucraina e su “alcune delle cose che sono successe anche nelle ultime 24 ore”. “Non voglio dare giudizi affrettati – ha aggiunto Vance – ma siamo ottimisti di poter far finire questa guerra brutale”. Il vicepresidente ha messo sul tavolo, però, anche altre questioni. “Vorrei anche parlare con il primo Ministro di alcune relazioni economiche molto importanti tra l’Italia e gli Stati Uniti. Ma, ovviamente, stiamo conducendo importanti negoziati commerciali non solo tra l’Italia e gli Stati Uniti, ma anche con l’intera Unione Europea. Ne abbiamo parlato a lungo ieri con il Presidente e oggi daremo seguito a quelle conversazioni”, ha detto.
Si è poi soffermato sull’accoglienza a Roma. “Mentre giravo per Roma in macchina, siamo arrivati stamattina con mia moglie e i figli, per trascorrere qui la Pasqua, abbiamo visto che questo è un luogo che è stato costruito da persone che amano gli esseri umani e amano Dio e le strade, gli edifici, il panorama, è davvero di ispirazione. Credo quindi che trarremo ispirazione dall’essere in questa città. Sono grata a lei, è grata ai romani, agli italiani per la loro amicizia e il caloroso benvenuto“, ha aggiunto Vance. Il vicepresidente Usa all’inizio del suo intervento rivolgendosi a Meloni sottolinea che “è davvero un piacere rivederla, spero che sia esattamente quello che ha detto, potrebbe avermi insultato e io non lo saprei. In italiano comunque suona benissimo”, scherza in riferimento al fatto che la premier abbia parlato prima in italiano per poi tradurre il proprio intervento in inglese. “Sono davvero grato di essere qui tra amici in un luogo bellissimo, grazie davvero“.
Dopo il bilaterale tra Meloni e Vance, i due hanno avuto un pranzo di lavoro insieme ai vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini. Con il leader della Lega, Vance ha parlato lo scorso 21 marzo e con una clip ha partecipato al congresso della Lega, qualche settimana fa a Firenze.
Vance resterà a Roma fino a domenica, alloggiando con la famiglia a Villa Taverna, residenza ufficiale dell’ambasciatore americano. Il programma non si limita agli impegni istituzionali: il vicepresidente, noto per la sua fede cattolica, dovrebbe incontrare anche il cardinale Pietro Parolin, segretario di stato vaticano, e partecipare a funzioni religiose in vista della Pasqua. “E’ chiaro che l’approccio dell’attuale amministrazione Usa è molto diverso da quello a cui siamo abituati e, soprattutto in Occidente, da quello su cui abbiamo fatto affidamento per molti anni”, ha detto proprio questa mattina Parolin, in un’intervista a Repubblica. Nel pomeriggio, poi, Vance ha partecipato alle funzioni religiose per il Venerdì Santo a San Pietro.
La visita si inserisce in un contesto di relazioni internazionali delicate. Durante il vertice di ieri con Trump, Meloni ha ottenuto la disponibilità del presidente americano a recarsi in Italia, con l’intento di organizzare un incontro con i vertici dell’Unione europea. Un segnale importante in vista di una possibile accelerazione del dialogo sui dazi.