Il presidente degli Stati Uniti ha una visione deformata dell’amicizia e delle alleanze, e minaccia a suon di dazi l’avvicinamento (virtuoso) di Canada ed Europa
Se l’Unione europea lavora con il Canada “per fare del male economico agli Stati Uniti”, ha scritto Donald Trump sul suo social Truth, saranno imposti dazi ancora più grandi rispetto a quelli pianificati, “molto più grandi”, in modo da proteggere “il miglior amico che ognuna di queste due nazioni abbia mai avuto”. Il presidente americano ha una visione deformata dell’amicizia e delle alleanze, ma non vuole nemmeno che gli ex amici si organizzino tra di loro per cercare di contenere i danni di questo disallineamento. Secondo Trump, il Canada è un paese “odioso”, il più odioso con cui avere a che fare (lo ha detto durante un’intervista a Fox News in cui faceva l’elenco dei leader stranieri con cui invece non ha problemi, come il russo Vladimir Putin, il cinese Xi Jinping, il nordcoreano Kim Jong Un), un paese che vive dei sussidi americani, come li chiama il presidente americano, negando qualsiasi reciprocità, e che per questo dovrebbe essere annesso come 51esimo stato all’America.
Sappiamo che proprio questo accanimento sul Canada ha prima contribuito a fare cadere il governo Trudeau ma poi ha messo in moto una serie di eventi che ha fatto sì che l’attuale premier, Mark Carney, accelerasse gli accordi commerciali e militari già in discussione con l’Unione europea (la sua prima visita all’estero è stata in Europa, Londra e Parigi). Nessuno degli ex amici è tanto ingenuo da credere di poter fare a meno dell’America, è semmai il contrario: Trump pensa di poter fare a meno dei suoi alleati. Ma forse qualche dubbio ce l’ha, per questo dice che punirà il Canada e l’Ue ancora di più se cercano un’azione comune per reagire ai dazi – il suo dubbio è una buona ragione per continuare l’avvicinamento tra Canada ed Europa.