Schlein: “Meloni complice della disgregazione Ue”. Conte: “ReArm piano folle, trappola per l’Italia”

“La premier è commissariata dalla Lega”. Su Ventotene “ha deciso di oltraggiare la memoria, non accetteremo tentativi di riscrivere la storia”, dice la segretaria del Pd alla Camera. “Fa gli interessi degli amici o dell’Italia?”. Il leader del M5s: “Meloni irriconoscente, se oggi siede al Consiglio Ue è grazie a Spinelli”

“Il manifesto di Ventotene è riconosciuto in tutta Europa come la base dell’integrazione, per i giovani scritta dai giovani. Oggi lei ha deciso di oltraggiare la memoria europea, ma noi non accetteremo tentativi di riscrivere la storia”. Elly Schlein interviene alla Camera nel corso del dibattito alla vigilia del Consiglio europeo. Risponde a Meloni che questa mattina aveva criticato duramente il manifesto europeista. La premier “è fuggita di nuovo, non la vedevamo dal dicembre scorso e le volte che si è palesata in aula si contano sulle dita di una mano. Si è chiusa per mesi nel silenzio imbarazzato di chi non sa cosa dire o non vuole dire cosa pensa“, aggiunge la leader dem sottolineando l’assenza di Meloni, partita alla volta di Bruxelles.




Nel corso del suo intervento, la segretaria del Pd va all’attacco della premier e del suo governo per i silenzi su Netanyahu e poi per le posizioni sulla guerra in Ucraina: “Da tempo chiediamo che accanto al sostegno economico e militare” all’Ucraina “ci sia un sostegno diplomatico per porre fine al conflitto, un sostegno che fin qui è mancato. Meloni non ha assunto alcuna iniziativa, non ha mai reagito ai ricatti di Musk e Trump che ha minacciato di spegnere i suoi satelliti. Trump annuncia i dazi del 25 per cento all’Unione Europea, invece di alzare la voce con Trump se la prende con l’Unione Europea. Quali interessi sta facendo? Quelli dell’Italia o degli amici? Voleva fare la pontiera si è ridotta a complice silenziosa della disgregazione dell’Ue. Davanti agli insulti si reagisce e lei invece rimane muta”.

La segretaria del Pd ha evidenziato poi le contraddizioni della maggioranza sulla politica estera: “La Lega oggi ha sostanzialmente commissariato Meloni, dicendo che non ha mandato per esprimersi domani al Consiglio europeo. Grazie al collega Molinari per aver confermato che la Lega dice il contrario di quanto dice il suo governo”. Quanto alla risoluzione di maggioranza: “Per non dividervi tra tre partiti con tre posizioni diverse, avete fatto sparire la difesa comune e il piano di riarmo di von der Leyen. Non avete scritto nulla. La verità è che ideologicamente Giorgia Meloni è contraria alla difesa comune. Abbia il coraggio di dirlo e di scriverlo“.

L’intervento di Conte: “Meloni chieda scusa agli italiani. Saremo in piazza contro Re Arm, un piano folle”



“E’ una polemica creata ad arte”, ha detto Giuseppe Conte nel corso del suo intervento nel corso del dibattito in vista del Consiglio europeo. Su Ventotene “avete cambiato idea, perché in passato avevate detto che i firmatari avevano le idee chiare e che le avevate apprezzate. Però adesso sfiorate l’irriconoscenza, perché Meloni dovrebbe rendersi conto che, se siede al Consiglio Ue, se si fa le foto e dialoga con gli altri leader europei, è grazie a quei firmatari come Spinelli”, ha proseguito Conte. “Tutta Europa ci riconosce che quello è stato il progetto fondativo dell’Europa libera e democratica che oggi conosciamo”.




“Finalmente abbiamo rivisto Meloni in Parlamento, erano mesi che scappava, pensavamo fosse un ologramma sui social. Ha chiesto qua in Aula di avere più coraggio, a lei sconosciuto. Ma dopo tanti fallimenti è difficile metterci la faccia”, ha detto il leader del M5s citando il caso Almasri, il sottosegretario Delmastro e la ministra Santanchè. “Poi Meloni viene qui a parlare di credibilità, ma ieri Israele è tornata a bombardare Gaza e ci sono state centinaia di vittime, 150 bambini. Meloni su questo non dice una parola, dov’è la credibilità?”.




E ancora: “La presidente Meloni poco fa ha detto di non aver mai parlato di vittoria sulla Russia, mi hanno tempestato di link in cui diceva ‘scommetto sulla vittoria sulla Russia’. Non le fa onore rinnegare quello che ha detto per tre anni fino a ieri sera…”

Quanto al piano di riarmo europeo che domani sarà discusso nel vertice a Bruxelles, per Conte è “pura follia, 800 miliardi in armamenti con cui contribuiremo a creare ancora più diseguaglianze in Europa, perché paesi come la Germania hanno già dichiarato di volersi armare fino ai denti. La Francia deve consolidare il suo primato militare. Questa è una trappola per l’Italia, che non ha capacità fiscale, potrà buttare qualche decina di miliardi, ma non potremo mai competere su questo piano”. Il risultato sarà quindi “la disgregazione dell’Europa”. Per tutte queste ragioni, ha infine concluso il leader del M5s, “ci ritroveremo il prossimo 5 aprile a dire no a questo folle piano di riarmo europeo. Voteremo no alla vostra risoluzione vergognosa, dove non avete avuto nemmeno il coraggio di scrivere piano di riarmo”.

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