Nonostante il via libera della Bce, è improbabile che Unicredit compia ulteriori passi in Germania prima della fine del 2025. Per le due partite italiane i tempi stringono, ma servirà scegliere se proseguire con la banca milanese o la compagnia triestina
Unicredit ha ottenuto il via libera della Bce a salire al 29,9 per cento del capitale di Commerzbank, ma è improbabile che la banca guidata da Andrea Orcel compia ulteriori passi in Germania prima della fine del 2025. E questo sia perché l’iter autorizzativo della Bce deve essere completato dall’Autorità federale tedesca della concorrenza, che solitamente impiega alcuni mesi, sia perché sarà necessario avviare un confronto politico con il nuovo governo del cancelliere Friedrich Merz. Insomma, i tempi del risiko oltreconfine si allungano mentre si stringono quelli per le due partite italiane, Banco Bpm e Generali. Da giorni circolano voci sul fatto che la quota detenuta da Orcel nel Leone vada ben oltre il 5,2 per cento dichiarato, addirittura che sia arrivata al 10 per cento, ma questa indiscrezione non trova alcuna conferma.
Pur apparendo plausibile che il banchiere stia cercando, anche per interposta persona, di rastrellare azioni sul mercato per rafforzare la sua partecipazione in vista dell’assemblea del Leone del 24 aprile, va considerato che acquistare un ulteriore 4-5 per cento di Generali ai prezzi attuali comporterebbe un esborso di alcuni miliardi. Sarebbe compatibile quest’investimento con l’offerta da 10 miliardi lanciata su Banco Bpm e che dovrebbe partire sempre entro aprile? Tutto può essere e Unicredit ha spalle larghe, ma Orcel potrebbe trovarsi in tempi brevi nella condizione di scegliere tra la banca milanese e la compagnia triestina. Il banchiere ha già fatto sapere che se Banco Bpm dovesse arrivare a inglobare la società Anima senza lo sconto europeo del Danish Compromise, potrebbe ritirarsi. Per Unicredit consolidarsi nel nord Italia lanciando la sfida alla concorrente Intesa Sanpaolo è strategico, ma non vuole pagare più di quanto ritiene necessario soprattutto ora che c’è in ballo la partita Generali. Avere ricevuto la visita del ceo, Philippe Donnet, ha confermato a Orcel di avere assunto centralità nei giochi. Dunque, Milano o Trieste? Questo il dilemma di Orcel mentre tiene lo sguardo fisso su Francoforte sul Meno.