Wagner & Wagner: Santa Cecilia e Teatro dell’Opera in duetto

In questo mite autunno romano, viale de Coubertin sarà collegata idealmente a piazza Beniamino Gigli dalle note del compositore tedesco. L’occasione sono le due inaugurazioni stagionali: La Valchiria e Lohengrin eseguite dopo tanti anni qui nella capitale

“Collaborazione e concorrenza” sono questi gli ingredienti vincenti per due istituzioni lirico-sinfoniche che operano nella stessa città. Un caso raro – probabilmente unico – che a Roma è realtà. I due sovrintendenti scherzano come vecchi amici e raccontano di una nuova strada ancora tutta da scoprire e puntualizzare. Massimo Biscardi e Francesco Giambrone sono rispettivamente alla guida dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e del Teatro dell’Opera, due tra le massime istituzioni italiane. Biscardi l’aveva dichiarato sin dal suo arrivo: “Bisogna aprirsi a tutte le istituzioni culturali della città”. A ruota, Giambrone ha abbracciato l’idea con entusiasmo.

Così – in questo mite autunno romano – viale de Coubertin sarà collegata idealmente a piazza Beniamino Gigli dalle note di Richard Wagner. L’occasione sono le due inaugurazioni stagionali: La Valchiria (giovedì 23 ottobre alle ore 18, al Parco della Musica) e Lohengrin (il 27 novembre alle ore 17, al Teatro Costanzi), eseguite dopo tanti anni qui nella capitale. “Wagner, con la sua musica che fonde dimensione sinfonica e teatrale – dice Biscardi – rappresenta simbolicamente l’incontro tra le nostre identità artistiche”. “E’ un primo tassello – fa eco Giambrone – ma stiamo già lavorando per inserirne molti altri”.

Oltre agli sconti sui biglietti per chi partecipa a entrambe le produzioni e per gli abbonati, saranno sempre visitabili due mostre nelle rispettive fondazioni: in Accademia una serie di bozzetti, lettere e documenti, oltre al busto in gesso scolpito da Enzo Ferrari e concesso in prestito dalla Galleria d’Arte moderna di Roma. Al Costanzi, invece, l’esposizione avrà a tema il Lohengrin al Teatro dell’Opera, con tante rarità, come il video del secondo atto dell’opera, fatto al Foro Italico nel 1938 alla presenza di Adolf Hitler. A completare l’offerta: una giornata di studi presso l’Accademia di Santa Cecilia (mercoledì 15 dalle ore 14) e una mostra fotografica di Musacchio, Pasqualini e Fucilla. Poi, solo il desiderio che si avveri quanto diceva Wagner nel Die Kunst und die Revolution: “Se l’arte deve essere il grande principio di unificazione sociale, il teatro deve essere per tutti”.

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