“In Francia Melanchon e Le Pen hanno votato insieme per mandare a casa Bayrou. Perché in Ue non dovremmo fare la stessa cosa?”, dice l’eurodeputato Dario Tamburrano. I 5 stelle invitano Left a votare, oltre la mozione del gruppo, anche quella dell’estrema destra. Gori e Picerno (Pd): “Provano a destabilizzare l’Europa. Conte e Vannacci parlano la stessa lingua”
“Credo che sia nell’interesse supremo dei cittadini dell’Unione europea sostenere ogni tentativo per liberarci del flagello Ursula von der Leyen. Pertanto, voteremo a favore di entrambe le mozioni di censura, la nostra e quella dei Patrioti. In Francia, d’altronde, Melenchon e Le Pen hanno votato insieme due volte per sfiduciare i governi di Barnier e Bayrou. Si è fatto a Parigi, perché non si può fare a Strasburgo?”. Dice al Foglio l’eurodeputato del M5s Dario Tamburrano.
Domani all’eurocamera si voteranno in contemporanea due mozioni di sfiducia nei confronti della presidente della Commissione Ursula von der Leyen, presentate dai due gruppi ai lati estremi dell’emicilo: l’estrema sinistra di The Left (per l’Italia siedono in questo gruppo sia Avs, sia il M5s) e l’estrema destra dei Patrioti (il nostro paese in questo caso è rappresentato dalla Lega).
I due testi convergono sulle critiche alla commissione per quanto riguarda l’accordo sui dazi con gli Stati Uniti e il trattato commerciale con i paesi del Mercosur, ma su altri punti ci sono divergenze amplie. Quella dei Patriots critica il Green deal e i pochi successi nel contrasto all’immigrazione clandestina. Quella di The Left, invece, ha un intero passaggio sull’inerzia della Commissione sul “genocidio a Gaza”.
I patrioti, compresi i leghisti italiani, potrebbero votare la mozione del gruppo Left che però, è quasi certo, nel suo complesso, non dovrebbe ricambiare il favore. I 5 stelle però invitano i compagni di gruppo al Parlamento europeo a non farsi frenare da timori identitari.
Dice Tamburrano: “Ho letto la mozione di sfiducia presentata dai Patrioti. Condivido assai poco di quel testo, come l’attacco al Green Deal che riteniamo sia una direzione – forse da correggere in alcune misure per supportare i cittadini nella transizione energetica – ma da mantenere. Tuttavia, il nostro obiettivo politico è quello di liberarsi quanto prima della Von der Leyen per cui voteremo sì a tutte le mozioni di censura da qualunque parti provengano, altrimenti si fa solo testimonianza e vuota ideologia”. L’eurodeputato 5 stelle dunque non risparmia una stoccata al Pd: “Auspico che anche la destra sostenga la mozione presentata da The Left e da europarlamenti dei Verdi e dei Non Iscritti, anche se determinanti saranno i voti dei Socialisti e del Pd. Domani sapremo da che parte stanno”.
Intanto la notizia del voto dei 5 stelle indigna un pezzo di Partito democratico, quello riformista. Sui social l’eurodeputato Giorgio Gori si sfoga così: “I parlamentari europei del M5s voteranno la mozione di sfiducia contro Ursula von der Leyen presentata dal gruppo dei Patriots di Salvini e Le Pen. Insieme all’estrema destra per provare a destabilizzare il governo dell’Europa. Lo segnalo perché, nella prospettiva di una coalizione che non sia solo una ‘somma di sigle’, di queste scelte avrebbe senso parlare, e chiarirsi una volta per tutte, visto che non si tratta di cosette proprio marginali”. Dura anche la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno: “I 5 stelle flirtano ancora con la peggiore destra europea, quella al servizio di Putin e di Orbán, con chi, fino a ieri, avrebbe visto volentieri in catene la loro stessa collega di gruppo, Ilaria Salis. E allora chiedo ancora una volta a tutti i leader del campo largo: pensate veramente che sia possibile costruire un’alleanza solida, credibile e vincente in Italia se in Europa Conte decide di parlare la stessa lingua di Vannacci?”.
La replica ai riformisti dem arriva attraverso una nota del gruppo del M5s a Bruxelles: “Siamo all’opposizione della Commissione europea e con coerenza domani voteremo le mozioni di sfiducia che verranno messe ai voti. Ci faremo portavoce del diffuso malcontento verso la Commissione e, pur non condividendo nulla dei contenuti della mozione di censura presentata dalle destre, la voteremo per mandare a casa von der Leyen e sosterremo invece con convinzione la nostra mozione di sfiducia su cui auspichiamo convergano tutti i partiti progressisti europei”.
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