“La crisi umanitaria nella striscia è inaccettabile, questa carneficina deve finire. Condanniamo con forza le parole di alcuni ministri israeliani, condanniamo l’atteggiamento aggressivo di alcuni coloni e siamo contrari a nuovi insediamenti in Cisgiordania perché vanno contro all’idea di due popoli e due stati. L’Italia è pronta a valutare sanzioni contro Israele”, ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante l’informativa in Parlamento sui recenti sviluppi della situazione nella Striscia di Gaza.
“Ho chiesto a Israele di mettere fine alle violazioni del diritto internazionale umanitario che commette nella Striscia di Gaza. L’azione di Israele è andata oltre il diritto all’autodifesa”, ha aggiunto, sostentendo che è sua intenzione “attivarsi per riconoscere lo Stato palestinese a condizione che Hamas liberi tutti gli ostaggi e rinunci a ogni presenza politica e militare a Gaza e in Cisgiordania”.
Per quanto riguarda la Flotilla, la Farnesina ha riportato che il ministro Tajani è stato in contatto con il ministro degli Esteri israeliano Sa’ar in merito all’assistenza dei cittadini italiani a bordo della Flotilla che sono stati fermati dalla Marina israeliana. La nota spiega che l’intero equipaggio delle navi sarà trasferito al porto di Ashdod e trattenuto in centri adibiti a tal fine. Chi era a bordo delle imbarcazioni della Flotilla, lì potrà scegliere tra due alternative. La prima è accettare l’espulsione volontaria immediata, che avverrà nei tempi più rapidi possibili. La seconda è rifiutare l’espulsione immediata, accettando una detenzione in carcere in attesa di rimpatrio forzato: In questo caso, membri della Flotilla dovranno attendere il provvedimento di respingimento dell’Autorità giudiziaria, la cui pronunzia giunge generalmente dopo 48-72 ore. L’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv segue il caso con la massima attenzione e ha già preparato un programma di assistenza consolare.
“I 22 italiani fermati stanno bene”, ha detto ancora il ministro a Montecitorio. Più tardi il titolare della Farnesina, parlando in Senato, ha fornito un nuovo aggiornamento: sono 40 gli italiani in stato di fermo. “Le autorita’ israeliane hanno completato poco le operazioni”, ha dichiarato Tajani, spiegando che l’europarlamentare Benedetta Scuderi (Avs) e il senatore Marco Croatti (5S), a bordo della nave Morgana, sono stati tra i primi a essere portati nel porto israeliano. Invece, il parlamentare Arturo Scotto (Pd) e l’eurodeputato Annalisa Corrado (Pd), a bordo della nave Karma dell’Ong Arci stanno arrivando dal porto di Ashdod, da dove saranno poi espulsi probabilmente verso la Grecia o Cipri.
Infine sul piano americano per il medio oriente: “Sappiamo che è difficile” e “stiamo lavorando perché si convinca Hamas ad accettare la risposta. La risposta che abbiamo già avuto è quella di un orientamento favorevole alla proposta con alcuni chiarimenti e alcuni correttivi”. Per il ministro, in ogni caso, “nessuna illusione”. Ma, ha aggiunto, “forse per la prima volta, dopo due anni di un conflitto drammatico, dopo immani sofferenze, si intravede oggi un concreto spiraglio di pace”.
Il voto sulle risoluzioni