Affluenza in calo in Valle d’Aosta e Marche. I primi segnali dal test regionali

In Valle ha votato il 62,98 per cento, meno del 2020 ma sopra la media nazionale. Gli autonomisti di Union Valdotaine vincono. Nelle Marche oggi chiusura dei seggi e spoglio. Poi toccherà a Calabria, Toscana e al gran finale di novembre con quattro regioni chiave

Le urne si sono chiuse ieri alle 23 in Valle d’Aosta e oggi alle 15 nelle Marche. I risultati che usciranno saranno le prime tessere del puzzle regionali: la lunga stagione elettorale che, da qui a novembre, porterà al voto anche Calabria (5-6 ottobre), Toscana (12-13 ottobre), Campania, Veneto, Puglia (23-24 novembre). Un calendario fitto che farà delle regionali un test politico continuo.

Marche

Nei numeri dell’affluenza si intravede già un segnale. Nelle Marche, alle 23, aveva votato il 37,71 per cento degli aventi diritto, circa cinque punti in meno rispetto alla stessa ora nel 2020 (42,72 per cento). A chiusura dei seggi, il dato finale dell’affluenza è arrivato al 50,01 per cento. Il candidato della coalizione di centrodestra e governatore uscente Francesco Acquaroli ha vinto le elezioni regionali nelle Marche, spuntando una riconferma per un secondo mandato. Secondo gli ultimi dati Acquaroli supera il 52 per cento mentre l’ex sindaco di Pesaro Matteo Ricci, candidato dal centrosinistra insieme al M5s, è sotto al 45 per cento. La provincia più partecipe si conferma Pesaro Urbino (40,07 per cento), seguita da Fermo (38,37 per cento) e Ancona (37,72 per cento). Più basse le percentuali ad Ascoli Piceno (36,26) e Macerata (35,82).

Valle d’Aosta

Diverso il quadro in Valle d’Aosta, dove il voto si è concentrato in una sola giornata. Qui l’affluenza si è fermata al 62,98 per cento: 65 mila votanti su poco più di 103 mila aventi diritto. Un dato in calo rispetto al 2020, quando la partecipazione era arrivata al 70,5 per cento, ma comunque nettamente più alta della media nazionale nelle consultazioni regionali. Sempre in Valle si è votato anche per il sindaco e il Consiglio comunale di Aosta: ha partecipato il 57,64 per cento degli elettori. Colpiscono i contrasti tra i piccoli comuni: Valgrisenche con un’affluenza quasi plebiscitaria (90,42 per cento) e Courmayeur con poco più della metà degli elettori alle urne (50,57 per cento).

A scrutinio terminato, l’Union Valdotaine ha vinto con il 31,97 per cento. Seguono Autonomisti di Centro con il 14,05 per cento, Fratelli d’Italia con il 10,99 per cento, Forza Italia con il 10,05 per cento, la Lega con l’8,38 per cento, il Pd con l’8,04 per cento.

I risultati delle elezioni in entrambe le regioni saranno i primi indicatori di una partita che non si esaurirà qui: tra poco più di una settimana toccherà alla Calabria, subito dopo alla Toscana, fino al gran finale di novembre, con quattro regioni tra le più popolose del paese. Un percorso che dirà molto, non solo sugli equilibri locali, ma anche sul clima politico nazionale.

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