Nel Pd la fantasia decolla: l’evento con la premier e il sindaco di Roma è stato organizzato con l’associazione dei comuni guidata da Manfredi. Si teme la manovra a tenaglia contro la segretaria
Le pasterelle di Meloni vanno di traverso al Pd. Storia di un pasticcio, un pasticcino. Elly Schlein si infastidisce con Roberto Gualtieri, ospite in Rai, a Domenica In, da zia Mara Venier, con la premier. Il povero sindaco di Roma dirama la nota: non sapevo nulla. Imboscata? No, non proprio. Mezza. La giustificazione di Gualtieri: la Rai mi aveva invitato ma io non dovevo parlare. Cominciamo dall’inizio. Il ministro Lollobrigida decide di lanciare la candidatura del pranzo della domenica come patrimonio immateriale Unesco. Cosa fa? Coinvolge l’Anci (l’associazione dei sindaci) che è in pratica la succursale del Pd. Solo che la pasticceria di FdI fa i bignè, monta la sorpresa premier, e il Pd si prende la torta Meloni in faccia, in diretta, Rai. Domanda: il sindaco di Roma può rifiutare un tale invito? Si parla di una candidatura Unesco! E qui, sì, che servirebbe un articolo sulle candidature Unesco.
Nel 2020 abbiamo candidato l’arte dei suonatori di corno da caccia, l’arte della perla di vetro, e poi della perdonanza celestiniane… Cosa garantisce la Rai a Gualtieri? Caro sindaco: partecipa all’evento solo che per par condicio non si parla. Si mangia, si sorride, qualche inquadratura. Evviva. L’Anci viene mobilitata. Collegamenti con altri sindaci. La malalingua: si sono collegati con Genova, e non hanno inquadrato la sindaca Silvia Salis (che non l’ha presa bene perché è lei la nuova stella e se permettete…). Continuiamo. La presenza di Meloni balla fino alla fine: viene o forse no. Due giorni prima comunicano a Gualtieri: Meloni ci sarà. E’ domenica. Parte la diretta e Mara Venier travolge tutti, passa la parola a Meloni che racconta delle pasterelle, poi cerca Gualtieri (che non doveva parlare) perché dovete sapere che zia Mara ha una passione per il sindaco di Roma. Apriti, cielo, anzi, pasticcino. Schlein si scaglia contro Meloni che risponde: “Ho parlato solo per 80 secondi”. L’opposizione: “Ma non era Meloni che tuonava contro Conte in Rai e che scriveva: sembra la Corea del Nord?”. Nel Pd di Elly la fantasia decolla. L’evento è stato organizzato con Anci. Vuoi vedere che c’è una manovra a tenaglia contro la segretaria? L’Anci è guidata da Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli (Franceschini ha un debole per lui) e tutti i sindaci sono, diciamo, a trazione riformista (la corrente che si sta separando da Stefano Bonaccini, troppo complice di Schlein).
Quanto basta per parlare di fuoco, anzi, pasterella (non amica). Gualtieri che a Roma è corrente Gualtieri, si limita a dire: “Ma sono il sindaco di Roma, di tutti”. Schlein pensa: sì, ma sei anche sindaco del Pd, se noi ingaggiamo la polemica con Meloni sulla Rai, che figura facciamo? Il risultato? 80 secondi di Meloni oscurano le vere grandi questioni Rai. Da un anno la Vigilanza non elegge il presidente dell tv di stato. Maurizio Gasparri dice al Foglio: “Io propongo di adibire il piano della Commissione Vigilanza come casa vacanza. Affittiamolo così guadagniamo qualcosa da destinare alla collettività”. Ecco come si sta concludendo: Gualtieri non ha digerito le pasterelle, Meloni si prende pure l’ammazzacaffè, il Pd, al solito: acidità di stomaco.