Puglia col mal di destra: i papabili per la Regione continuano a farsi indietro

Gemmato dice di aver consegnato ai leader nazionali un elenco di candidati, ma ogni giorno un nome si ritira. Così ha fatto il sindaco di Monopoli Angelo Annese, ma prima di lui si era sfilati in altri sei

Bari. Ogni mattina in Puglia, come sorge il sole, una gazzella potrebbe candidarsi governatore per il centrodestra, ma poco dopo dichiara la sua indisponibilità. La difficoltà di Fdi, Lega e Fi nel trovare un nome contro la sinistra nel Tacco d’Italia è ormai una consuetudine. Lo ricorda Michele Emiliano, oggi fuori dalle liste dem e sostituito da Antonio Decaro: “E’ stato un errore demolire troppo il centrodestra. Ora il centrosinistra gioca da solo e rischia di illudersi di poter fare tutto”.

La fotografia del governatore uscente spiega i ritardi del fronte conservatore, mentre Decaro vola nei sondaggi a Bari. Da Terlizzi, Marcello Gemmato ha annunciato di aver consegnato ai leader nazionali un elenco di candidati, ma ogni giorno un nome si ritira. Così hanno fatto il sindaco di Monopoli Angelo Annese, l’ex presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana, l’ex direttore del TgNorba Vincenzo Magistà, il presidente della Banca del Mezzogiorno Pasquale Casillo, l’imprenditore Massimo Ferrarese, l’avvocato Antonio La Scala e l’europarlamentare di Fdi Francesco Ventola. Chi resta? Antonio Tajani propone Mauro D’Attis, Gemmato si dice disponibile, avanza anche il sindaco di Nardò Pippi Mellone, ma i vertici ipotizzano personalità civiche, top secret, per non bruciarle prima del tempo. La sfida pugliese resta in salita.

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