L’attacco sul ponte della pace: uccisi due soldati israeliani

Un uomo giordano alla guida di un camion con aiuti umanitari per Gaza ha ucciso due membri dell’Idf. Valichi e carichi di pace e umanità: quanto è complicata la storia di questo conflitto che segna la vita di Israele da ottant’anni

Il ponte Allenby, in Giordania noto come ponte di Re Hussein, attraversa il fiume Giordano nei pressi della città di Gerico in Cisgiordania e della città di al Karameh in Giordania. Il ponte è l’unico valico di frontiera ufficiale tra la Cisgiordania e la Giordania ed è l’unico punto di uscita e ingresso per i palestinesi della Cisgiordania che viaggiano all’estero via terra. Israele ha la sicurezza della sua parte, i giordani della loro. Nelle guerre del 1948 e del 1967 Israele distrusse il ponte. Dopo il trattato siglato dal re giordano e Yitzhak Rabin nel 1994, il ponte è un po’ il simbolo della pace.

Tre anni prima, il Segretario di Stato James Baker, invece di volare tra Amman, Giordania e Gerusalemme, in auto attraversò il confine del fiume Giordano a piedi sul ponte Allenby. Era la prima volta che un Segretario di Stato americano aveva guidato da Amman a Gerusalemme. Oggi su quel ponte un camionista giordano ha ucciso due soldati israeliani (altri quattro sono stati uccisi a Rafah, a sud di Gaza, da un ordigno improvvisato). Non solo: l’attentatore stava portando un camion di aiuti umanitari a Gaza. Valichi e carichi di pace e umanità: quanto è complicata la storia di questo conflitto che segna la vita di Israele da ottant’anni. Il ponte è vietato agli israeliani, che da nord a sud non hanno frontiere aperte al passaggio: Allenby possono usarlo soltanto i musulmani israeliani diretti via terra alla Mecca. Non solo le ambulanze della Croce Rossa, le scuole dell’Onu e gli ospedali costruiti coi soldi della Ue e usati da Hamas, ora anche i camion umanitari diretti a Gaza, gli stessi camion che la comunità internazionale dice che Israele impedisce di entrare. Un po’ come i volontari israeliani che portavano i malati di Gaza a curarsi nello stato ebraico e uccisi il 7 ottobre. La buona volontà israeliana è spesso ricambiata con il terrorismo. Ma questo ai nostri pacifisti non interessa.

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