Bernini sull’aggressione pro Pal all’università di Pisa: “Sconcertante che il rettore non denunci”

Il ministro risponde l’appello del Foglio contro l’antisemitismo nelle università dopo l’ultimo episodio violento contro il professor Casella: “Sono comunità basate su rispetto e tolleranza. Non rinunciamo ai doveri istituzionali”

“Le università sono comunità basate su rispetto e tolleranza. La decisione del rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi, di non denunciare l’aggressione subita dal professor Casella è sconcertante perché rappresenta un tradimento di questi principi e una rinuncia ai propri doveri istituzionali”. Lo dice al Foglio il ministro Anna Maria Bernini, riferendosi a quanto accaduto martedì a Pisa, quando un gruppo di studenti pro Pal ha interrotto una lezione di diritto comparato e aggredito il docente che chiedeva loro di uscire dall’aula.

Dopo questi fatti, il rettore dell’università di Pisa Riccardo Zucchi ha deciso di non denunciare gli studenti sostenendo che il prof. aggredito, Rino Casella, abbia posizioni troppo vicine a Israele. “Nei dibattiti sulla tragedia di Gaza che abbiamo tenuto in ateneo, non ho condiviso quasi per niente le sue posizioni. Le ritengo troppo vicine alla narrazione del governo di Israele”, ha detto Zucchi in un’intervista a La Stampa. Da qui il commento di Bernini, che parla di “rinuncia ai propri doveri istituzionali”.

Oltre all’episodio di Pisa, ieri si è verificato un’altra aggressione al Politecnico di Torino. Qui il professor Pini Zorea, dell’Università israeliana di Braude, è stato aggredito e zittito dai sedicenti pro Pal. Ma, fatto ancora più grave, il rettore dell’ateneo, Stefano Corgnati, anziché difendere la libertà di insegnamento e di parola di un docente ospite, lo ha sospeso dall’incarico e cacciato da altre collaborazioni dando nei fatti ragione a chi lo ha aggredito in quanto ebreo. Per questo il Foglio si è rivolto al ministro per le Università: non bastano le dichiarazioni di solidarietà, servono interventi decisi – se necessario in collaborazione con altre istituzioni – per allontanare l’antisemitismo e una violenza di stampo maoista dagli atenei.

La replica del rettore Zucchi

In una richiesta di rettifica inviata alla Stampa (giornale che oggi l’ha intervistato), il rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi ha contestato il virgolettato a lui attribuito “Non denuncerò gli autori del blitz”. “Attribuisce al rettore un’affermazione che non è stata né pronunciata né intesa”, spiega una nota dell’ateneo. Nella lettera, Zucchi spiega che la domanda del giornalista si riferiva al passato e la sua risposta indicava che la denuncia era già stata presentata dal professore aggredito, Rino Casella. Il rettore poi aggiunge che l’Ateneo valuterà se costituirsi parte civile solo nel caso in cui venga esercitata l’azione penale, e che nessuna affermazione è stata fatta in merito a decisioni future.

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