Gli attuali segni zodiacali si basano sull’ossevazione fatta più di duemila anni fa, e oltretutto non sono neanche dodici. E’ il caos. Ma ho una proposta di riforma per rendere l’Italia un paese all’avanguardia
La generale e incalzante impressione che il mondo stia finendo, che stia andando tutto a rotoli, che non vi siano più certezze né punti fermi a cui aggrapparsi, viene ora alimentata da una nuova, scioccante notizia: i segni zodiacali sono tutti sbagliati. (Ed ecco spiegato perché l’oroscopo non ci prende mai). Gli attuali segni zodiacali sono infatti basati sull’osservazione delle stelle fatta più di duemila anni fa, quando l’oscillazione della Terra era tutt’altra rispetto all’attuale: ogni 72 anni infatti la Terra si sposta di un grado, e la nostra visuale cambia su tutte le stelle, comprese le costellazioni zodiacali. Dunque l’oroscopo di questa settimana di Branko, di Simon and the Stars, persino quello alternativo e progressista di Brezsny, si basano su le stelle com’erano duemila anni fa, non come sono oggi.
Volete un esempio concreto? I nati quest’anno il 10 settembre non sono della Vergine, ma del Leone; dunque non saranno esseri razionali, bensì orgogliosi – o molto più probabilmente nessuna o entrambe le due cose, saranno esseri umani contraddittori come tutti i nati, punto – ma questo è un altro discorso. Oltre tutto, i segni zodiacali non sono neanche dodici: secondo i Babilonesi erano diciassette, e furono poi accorpati in dodici solo per farli entrare tutti nel calendario, cioè per marketing foraggiato dalla lobby delle agende, e senza nemmeno passare per un referendum abrogativo. Né le costellazioni hanno tutte le stesse dimensioni: per esempio lo Scorpione dura solo una settimana, quindi molti scorpioncini sono in realtà Bilancia o Sagittario. Ebbene sì, è il caos. Abbiamo appena scoperto di essere tutti figli adottivi dal punto di vista zodiacale. Adesso per rispondere correttamente e in buona fede alla domanda “di che segno sei?” non è sufficiente nemmeno sapere l’orario di nascita, tocca semmai fare la scia all’anagrafe e vedere che costellazione c’era il giorno e nell’anno in cui siamo nati. Ribadisco: è il caos, altroché.
Chissenefrega della separazione delle carriere, qui urge una riforma catastale dello zodiaco. A livello non solo europeo, mondiale; ma la mia modesta proposta è che l’Italia sia per una volta all’avanguardia, e il governo Meloni avvii l’iter. Giacché mettere tutto in regola sarebbe un bagno di sangue – vai a dire alla ragioneria di stato di ricalcolare l’ascendente a tutti quanti – urge uno stralcio degli oroscopi passati: un condono zodiacale. Per semplificare la vita al cittadino e agli astrologi, propongo quattro scaglioni zodiacali – Fuoco, Terra, Aria e Acqua – attribuibili in base al reddito, così da permettere all’Agenzia delle Entrate di incrociare i dati con gli oroscopi di Paolo Fox (l’anticipo sulle tasse dunque non sarebbe più calcolato sul reddito annuo, ma sulle previsioni astrologiche per il 2026 in materia di lavoro e soldi). I nati in una famiglia con un reddito sotto ai 15 mila euro, sono Fuoco; fra i 15 mila e i 28 mila Terra; fra i 28 mila e i 50 mila, Aria; sopra i 50 mila, Acqua.
Questa proposta è finalizzata a ridurre gli attuali ascendenti e pianeti in transito, così da fare un unico oroscopo valido per tutti, incrementale, la cui progressività sarebbe garantita dal riconoscimento di detrazioni per tutti i nati sotto una cattiva stella o con Saturno contro. E se neanche così l’oroscopo ci azzecca, lo puoi detrarre dalle imposte dell’anno successivo. Così facendo, l’oroscopo non sarà comunque valido per la scienza, ma per il fisco sì.