In Inghilterra è stato eletto da una caterva di tesserati il nuovo leader dei Verdi britannici, Zack Polanski. Uno vorrebbe pure prestare attenzione alle sue soluzioni: peccato teorizzi ricette contro il guadagno, lo spreco, il progresso e il denaro
Intanto, in Inghilterra, è stato eletto da una caterva di tesserati il nuovo leader dei Verdi britannici, Zack Polanski, che forse avete visto recitare nei film “Baldoria” e “Sette croci”. Nelle successive dichiarazioni programmatiche, ha assicurato che i Verdi continueranno indefessi nel proprio impegno in favore della difesa dell’ambiente, ma che avranno l’obiettivo di cementare le comunità, trasformare la rabbia in speranza e tantissime altre cose interessanti cui avrei prestato volentieri attenzione, se solo non mi fossi addormentato.
Soprattutto, ha aggiunto, il nuovo principale compito dei Verdi sarà di combattere l’accumulo di ricchezza, in particolar modo quello che deriva da azioni e operazioni finanziarie, e giù una serie di improperi contro il guadagno e lo spreco e il progresso e il denaro, che mi ha fatto ricordare un vecchio aneddoto: quando Rousseau gli mandò speranzoso una copia del “Discorso sull’origine sull’ineguaglianza”, in cui rivendicava il ritorno dell’uomo alle origini, Voltaire rispose che purtroppo già da una sessantina d’anni aveva smesso di camminare a quattro zampe. Polanski non mi risulta avere scritto saggi filosofici, ma il film più celebre in cui ha recitato si intitolava “L’arte del suicidio”. Appunto.