Maule (Lega): “Vannacci non può imporci i candidati. Fondi un altro partito se vuole fare così”

Il commissario leghista di Grosseto Andrea Maule parla al Foglio della lettera che ha inviato ai vertici della Lega Toscana, denunciando i metodi del neo vicesegretario: “Ci dice ‘il candidato è questo, vi impongo questo nome, o così o così’. È difficile da digerire”

“Io seguo gli ordini del partito. Però sono curioso poi di vedere al 14 di ottobre cosa ne verrà fuori di questa linea non condivisa con la base e imposta dall’alto. Perché è ovvio che se questo malumore cresce, a un certo punto dovremmo arrivare poi anche a fare una resa dei conti”. Andrea Maule, consigliere comunale di Gavorrano e commissario provinciale leghista di Grosseto, in una lettera indirizzata alla segreteria regionale della Lega Toscana esprime il suo disappunto per la proposta delle liste fatte da Roberto Vannacci. Contenuti della lettera che lo stesso Maule rivendica parlando col Foglio. Alcuni mesi fa Matteo Salvini ha nominato infatti l’ex generale responsabile della campagna elettorale per la Toscana e gli ha dato l’incarico di definire le liste con cui il Carroccio si sarebbe presentato alle elezioni regionali del 12 e 13 ottobre. Vannacci, ora eurodeputato a Bruxelles e vicesegretario della Lega, è accusato di aver imposto i suoi candidati e non quelli espressione del territorio. A far discutere sono i metodi che Vannacci sta mettendo in atto, tra i quali c’è anche l’uso di un linguaggio militaresco: ha definito gli iscritti al partito “truppe”. Da questa dichiarazione è scoppiata la polemica con un’altra eurodeputata della Lega, Susanna Ceccardi, che invece ha ricordato che l’esercito è una cosa diversa e che il termine corretto è “militanti”.

“La proposta di lista che ci è stata prospettata – continua la lettera del consigliere Maule che parla della situazione nella provincia di Grosseto – prevede in prima posizione Cinzia Garofalo, residente a Grosseto da poco tempo, originaria di Milano, non tesserata Lega ed espressione di Vannacci. E in seconda posizione Andrea Vasellini, tesserato Lega da poco più di un mese, già autore di posizioni avverse anche recenti nei confronti del partito e degli amministratori locali, anch’egli espressione di Vannacci”. Solo nelle ultime due posizioni ci sono Paola Piu, “la più storica tesserata Lega in Maremma, responsabile provinciale del tesseramento, proposta ufficialmente dalla Lega Grosseto”, e Walter Capitani “tesserato da oltre 10 anni, militante da oltre 5, consigliere provinciale e comunale, e commissario della sezione Colline dell’Albegna”. Contattato dal Foglio, Maule non accenna a fare passi indietro sul contenuto del messaggio: “Non tiro indietro la lettera, assolutamente: sono fermamente convinto di quello che ho scritto”. Ha suscitato non pochi malumori il come Vannacci abbia stilato le liste, calando dei nomi dall’alto e non dal territorio. Ed è stata questa l’occasione che ha spinto Andrea Maule a buttare giù la lettera e inviarla al segretario regionale Luca Baroncini: “La sezione provinciale di Grosseto, parafrasando Attilio Fontana, ribadisce che col c. che vannaccizziamo la Lega Toscana”. Nel testo il consigliere ha citato quanto detto dal presidente della Lombardia durante il Congresso dei giovani padani, a proposito dell’eccessivo peso che sta conquistando l’ex generale : “C’è qualcuno che vuole vannaccizzare la Lega. Io dico ‘col c.’ che ci riesce. Io sono della Lega, della Lega Lombarda”. Chiaro il destinatario del messaggio.

In Toscana, secondo Maule, si sta attuando quella vannacizzazione del partito di cui parlava Fontana: “Vannacci vuole candidare, un po’ in tutta la regione, ma nel caso specifico qui su Grosseto, delle persone che in primis non hanno nulla a che vedere con la Lega”. A dare fastidio è stato il processo decisionale troppo autoritario, infatti, continua Maule, “non siamo arrivati nemmeno a un percorso di condivisione di questi nomi, ma ci vengono calati dall’alto e nel caso proprio municipio di Grosseto, sono addirittura persone che, guardando la storia del loro ultimo anno di attività politica, non hanno fatto altro che attaccare il partito chiedendo la testa di un assessore della Lega. E oggi Vannacci vorrebbe in qualche modo imporceli come candidati nelle nostre liste”. Il consigliere continua dicendo che “per una questione di serietà e di dignità interna nostra al partito abbiamo detto ‘Se ci devono essere questi nomi, bene, noi faremo da spettatori a questo turno elettorale'”.

I tempi stringono: le liste per la Toscana devono essere presentate entro venerdì, però ancora non si è trovata una decisione in tutte le province, ma “laddove è stata trovata una quadra, in alcuni casi, hanno dovuto comunque digerire un un rospo amaro. Io a Grosseto non ci sto a digerirlo, nel caso mi manderanno via”. Maule ricorda che ha provato a spiegare al vicesegretario le sue motivazioni: “Con lui abbiamo avuto anche più confronti per manifestare la nostra contrarietà e abbiamo sempre trovato una porta chiusa. Vannacci dice ‘il candidato è questo, vi impongo questo nome, o così o così”. Eh insomma, questo è un po’ difficile da digerire”. Con l’invio di questa lettera, Malea non intende sminuire il ruolo che ha avuto e avrà l’ex generale all’interno della Lega, anche perché in questo momento “siamo un partito che a livello nazionale non abbiamo chissà quale aplomb, quindi dobbiamo sicuramente guardarci un pochino intorno e cercare di capire dove migliorare per tornare ad essere competitivi con l’elettorato”. Però vuole ricordare come anche se porta migliaia di voti, c’è una base elettorale a cui bisogna far riferimento e soprattutto è importante rispettare le dinamiche istituzionali: “Sta di fatto che chi entra all’interno di un partito deve stare alle regole di quel partito. Altrimenti, ne fondi un altro e fai quello che ti pare”.

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