La Russia bombarda Kyiv. È la più grande offensiva dopo l’incontro in Alaska tra Trump e Putin

Sono stati colpiti più di 20 siti. Distrutto parte di un edificio di cinque piani, incendi nelle abitazioni, danni causati a una scuola materna. Colpita anche la sede della delegazione europea a Kyiv. Zelensky chiede nuove sanzioni alla Russia

Stanotte le truppe russe hanno attaccato Kyiv con ondate di bombardamenti aerei. Si contano per ora almeno 18 civili morti, di cui quattro bambini, e 28 feriti, secondo quanto riferito dalle autorità ucraine. Più di 20 siti sono stati colpiti, causando incendi in abitazioni, danneggiando un centro commerciale, una scuola materna e distruggendo completamente parte di un edificio di cinque piani.

Foto LaPresse

Un razzo ha distrutto un edificio accanto alla sede della delegazione europea a Kyiv, come riferito da vari rappresentanti Ue in Ucraina, e “ha causato gravi danni ma nessun ferito”, ha detto l’ambasciatrice Katarina Mathernová, sottolineando che l’attacco è stato percepito come un messaggio diretto all’Europa. La commissaria europea Marta Kos ha detto che “questi eventi dimostrano che Mosca rifiuta ogni via diplomatica e opta invece per il terrore”.

Il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen hanno espresso solidarietà alle vittime e condannato la Russia per l’uso indiscriminato della forza. La presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola, ha definito l’attacco come un’aggressione insensata contro i rappresentanti europei sul territorio ucraino.

Foto LaPresse

Il presidente ucraino Zelensky ha detto che “la Russia preferisce la balistica ai negoziati” e “gli attacchi dimostrano la necessità di misure internazionali più dure contro la Russia” e ha sollecitato nuove sanzioni per spingerla verso un cessate il fuoco. Il capo dell’amministrazione militare di Kiev, Tymur Tkachenko, ha evidenziato la sistematicità e la brutalità degli attacchi, effettuati con modalità combinate da varie direzioni contro aree civili. Zelensky ha chiesto a Paesi come Cina e Ungheria, che mantengono relazioni con Mosca, di assumere una posizione più decisa, poichè “la Russia deve essere ritenuta responsabile di ogni attacco e delle conseguenze della guerra in corso”.

È l’offensiva russa più violenta all’Ucraina dall’incontro tra il presidente americano Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin in Alaska. Il bombardamento è avvenuto mentre le parti internazionali discutono una possibile cornice di garanzie di sicurezza in vista di un eventuale accordo di pace, ma le posizioni restano distanti. Mosca pretende la rinuncia a territori non occupati e un’influenza diretta negli affari interni ucraini, oltre a opporsi a un incontro diretto tra Putin e Zelensky.

Di più su questi argomenti:

Leave a comment

Your email address will not be published.