Fare dialogare capitalismo democratico ed etica cattolica. Una cattedra a Milano

Un’iniziativa dedicata al teologo statunitense Michael Novak per promuovere seminari, dibattiti e conferenze su dottrina sociale della Chiesa e quella sinergia tra politica, economia e cultura. Un contributo alla costruzione di ponti tra Europa e Stati Uniti, oggi necessari più che mai

In un’epoca di grandi trasformazioni, di confronti intellettuali aspri e di battaglie culturali accese, interrogarsi sui grandi sistemi ideali crediamo possa essere, oltre che utile, doveroso. Per questa ragione, nell’ambito delle attività del Centro Studi e Ricerche Tocqueville-Acton di Milano, abbiamo pensato di istituire la Michael Novak Chair for the Study of Democratic Capitalism and the Catholic Social Thought, che va a disegnare nuove prospettive per il già fecondo lavoro di un istituto che ha nell’approfondimento dei legami tra cultura liberale e pensiero cattolico il cuore della propria mission scientifica.

Come indica il nome, la cattedra vuole essere un tributo al filosofo, teologo e politologo statunitense Michael Novak, nato in Pennsylvania nel 1933 e scomparso a Washington DC nel 2017, e un contributo a una maggiore conoscenza della sua ricchissima produzione in Italia, in stretto dialogo con l’altra sponda dell’Atlantico. Nell’opera di Novak, a partire dal fondamentale volume del 1982 su The Spirit of Democratic Capitalism (Studium, 1987), s’incontrano due tradizioni che a lungo si sono guardate con diffidenza: quella che ha dato vita – per la prima volta negli Stati Uniti e poi in tante altre nazioni del mondo – al sistema tripartito di libertà (politica, economica e culturale) che egli chiama appunto “capitalismo democratico” e quella della dottrina sociale della Chiesa, costruita intorno ai concetti di persona, comunità e sussidiarietà. Pensare il capitalismo democratico come una sinergia di tre sistemi – politico, economico ed etico-culturale – e metterlo in dialogo con la teologia e l’etica cattoliche, al cui cuore sta la concezione trinitaria di un Dio che è allo stesso tempo unico e plurale, aveva un significato particolare nel momento in cui Novak scriveva e l’altra grande proposta politica, economica ed etico-culturale del Novecento, quella socialista, batteva i suoi ultimi colpi di coda dopo aver anche trovato, soprattutto in America latina, ma pure in alcune parti dell’Europa orientale, un incontro con la stessa teologia cattolica.

E’ stato, in particolare, il nuovo significato dato da Novak al termine e all’idea di capitalismo – reinterpretato alla luce della centralità del caput, ovvero l’intelligenza creatrice dell’uomo che si esprime nell’attività imprenditoriale intesa nel senso più ampio possibile – a favorire l’apertura del magistero sociale della Chiesa ai princìpi della società aperta e dell’economia di mercato; un’apertura che emerge in modo evidente nelle encicliche sociali di Giovanni Paolo II: Laborem exercens (1981), Sollicitudo rei socialis (1987) e Centesimus annus (1991). In una sorta di movimento reciproco di avvicinamento, mentre la Chiesa di Wojtyla apriva le sue porte allo “spirito del capitalismo”, Michael Novak poneva le basi per un’etica cattolica che, fuggendo ugualmente i rischi dell’individualismo e del collettivismo, potesse nutrire un’idea di persona del quale avrebbe valorizzato l’intraprendenza e la creatività, riscoprendo la vocazione originaria dell’essere umano a farsi co-creatore, collaboratore di Dio nell’opera mai finita della creazione.

Ecco allora che, tanto la crisi che nell’odierno scenario internazionale si trovano a vivere i sistemi liberali in ciascuna delle loro componenti, insidiati, a destra, da quell’accrocchio ideologico chiamato post-liberalismo e, a sinistra, da un progressismo altrettanto aggressivo e supponente, quanto la nuova rilevanza che l’insegnamento sociale acquista sotto il pontificato di Leone XIV, che con la scelta del nome ha voluto raccogliere l’eredità della Rerum novarum, suggeriscono l’attualità e anche l’urgenza del dibattito e della ricerca intorno a queste tematiche. Insieme agli amici del Tocqueville-Acton, abbiamo pensato di istituite questa nuova cattedra che si propone allora di incoraggiare il lavoro degli studiosi, in particolare quelli più giovani, e offrire un contributo alla costruzione di ponti – oggi più che mai necessari – tra Europa e Stati Uniti. In particolare, a livello operativo, la cattedra si propone di promuovere e organizzare seminari, dibattiti e conferenze sui temi del capitalismo democratico e della dottrina sociale della Chiesa; incoraggiare studenti e giovani ricercatori all’approfondimento di queste tematiche, anche attraverso la premiazione di tesi di laurea e pubblicazioni. Infine, sviluppare rapporti e collaborazioni con università e centri di ricerca italiani e internazionali su tali argomenti, anche nell’ottica di costruire ponti e rafforzare il dialogo tra Europa e Stati Uniti.

Flavio Felice e Gianmarco Botti sono Co-Holders della Michael Novak Chair for the Study of Democratic Capitalism and the Catholic Social Thought

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