A Kiruna una chiesa si sposta per far spazio a una miniera: il Vangelo l’aveva previsto

Un edificio sacro è stato trasportato altrove per consentire i lavori in una miniera di ferro. L’idea che non si possa servire insieme Dio e il denaro era stata già scritta, nero su bianco, duemila anni fa dagli evangelisti Matteo e Luca

Il Vangelo ha sempre ragione, e non lo dico mosso da chissà che intento fideistico, bensì con la lucidità di chi sfoglia i quotidiani e ricava l’impressione di avere già letto tutto al riguardo, in cose scritte duemila anni fa. Ieri, per esempio, si è conclusa la traslazione di una chiesa a Kiruna, estremo nord della Svezia: è stato necessario prendere l’edificio sacro, risalente al 1912, e caricarlo su complicati meccanismi a rotelle per farlo andare cinque chilometri più in là, in quanto si trovava in un punto che intralciava lo scavo di una miniera di ferro. A mezzo chilometro all’ora, il trasferimento è stato un capolavoro di ingegneria e di logistica ma anche, poiché agli svedesi piace guardare trasmissioni rilassanti, a great piece of television, come direbbe Donald Trump; ore e ore di diretta di una processione talmente lenta che, al confronto, Pippo Baudo era rock.

Forse insonnoliti dallo spaparanzarsi davanti a questo evento, agli svedesi e a tutti noi è sfuggito un interessante dettaglio dottrinale: la chiesa, un luogo dove gli uomini entrano in cerca di conforto spirituale eterno, se n’è andata dal posto in cui sorgeva da oltre un secolo per fare spazio a una miniera, un luogo dove gli uomini entrano in cerca di risorse materiali, scoprendo via via che non bastano e bramando di scavare sempre di più. Ed è scritto nel Vangelo di Matteo, e pure in quello di Luca: “Non potete servire a Dio e a Mammona”. Uno dei due deve spostarsi.

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