In Cina il Partito comunista ha un problema con i giovani

Il tasso di disoccupazione dei neolaureati cresce. Per decenni la promessa di stabilità e prosperità ha funzionato come principale fonte di legittimazione della leadership del Partito comunista cinese. Ora quella promessa vacilla

I dati sulla disoccupazione giovanile in Cina non sono soltanto l’ennesima difficoltà di un’economia che affronta, e cerca di minimizzare, la fine dell’èra della super crescita, ma sono anche e soprattutto un segnale politico. A luglio, il tasso di disoccupazione urbana tra i giovani dai 16 ai 24 anni è risalito al 17,8 per cento, dal 14,5 di giugno. Non siamo ai livelli di due anni fa, quando la disoccupazione salì a oltre il 20 per cento e l’ufficio nazionale di Statistica di Pechino decise di non pubblicare più, ovvero censurare, i dati. Adesso che sono di nuovo pubblici, sappiamo che non si tratta di oscillazioni statistiche, perché quello di luglio è il livello più alto da undici mesi, e come faceva notare ieri il South China Morning Post, coincide con l’ingresso nel mercato del lavoro di 12,2 milioni di nuovi laureati, la generazione più numerosa nella storia recente del paese.

Per decenni la promessa di stabilità e prosperità ha funzionato come principale fonte di legittimazione della leadership del Partito comunista cinese, in particolare per i giovani delle città, cioè i veri protagonisti del boom economico e dell’espansione della classe media. Oggi però quella promessa vacilla quasi come ai tempi delle sciagurate politiche Zero Covid: il mercato immobiliare è in crisi, la domanda interna non riesce a compensare il rallentamento delle esportazioni, e i settori ad alta tecnologia, sempre celebrati dalla retorica ufficiale e dagli ammiratori del modello cinese, in realtà non assorbono la massa di neolaureati che ogni estate si affaccia sul mercato. Nelle altre fasce d’età la situazione non è migliore: il tasso di disoccupazione per la fascia d’età 25-29 anni, esclusi gli studenti, è salito al 6,9 per cento a luglio dal 6,7 per cento di giugno. Il tasso di disoccupazione urbana complessivo della Cina è salito al 5,2 per cento a luglio, dopo essere rimasto stabile al 5 per cento nei due mesi precedenti.

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