Siglato l’accordo tra Pd e M5s in Toscana: “Sì al reddito di cittadinanza regionale”

C’è l’intesa tra i partiti di Schlein e Conte per un accordo di coalizione a sostegno della candidatura di Giani. Fra gli obiettivi anche la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, la garanzia di un salario minimo orario legale di almeno 9 euro lordi e la chiusura del rigassificatore di Piombino

E’ stato siglato oggi a Firenze il patto di coalizione tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle a sostegno della candidatura di Eugenio Giani a presidente della coalizione progressista in Toscana. Fra gli obiettivi programmatici dell’accordo c’è anche l’introduzione di un reddito di cittadinanza regionale, vecchio asso nella manica del movimento di Giuseppe Conte, come già anticipato dal Foglio. In pratica, si tratterebbe di adottare degli interventi integrativi rispetto al sistema nazionale Adi (assegno di inclusione), “che si è rivelato insufficiente a sopperire alla crisi sociale in corso in Italia, al fine di garantire un reale sostegno ai cittadini toscani in difficoltà”, si legge nel documento. Oltre a quella di Giani, compaiono le firme di Paola Taverna, vicepresidente Vicaria del M5S, Emiliano Fossi, segretario Pd Toscana, Irene Galletti, coordinatrice regionale M5S.

I progetti contenuti nell’intesa si estendono su più tematiche, dal turismo al contrasto alla precarietà abitativa delle nuove generazioni, fino alla governance della sanità toscana. Fra gli altri punti spuntano poi la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, la garanzia di un salario minimo orario legale di almeno 9 euro lordi, e la chiusura del rigassificatore di Piombino, insieme all’impegno per pervenire a una intesa, chiara e organica, sui nuovi impianti.

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