“Questa giornata è importante. Dopo tre anni e mezzo in cui la Russia che non dava alcun segnale di dialogo e pretendeva la capitolazione di Kyiv, oggi finalmente si aprono degli spiragli di dialogo. Si aprono perché c’è una situazione di stallo sul campo, costruita chiaramente dal coraggio degli ucraini, ma anche dal sostegno unito che l’occidente ha garantito in questi anni a Kyiv. L’unità dell’occidente è anche lo strumento che abbiamo per costruire pace e garantire giustizia“, dice Giorgia Meloni.
La presidente del Consiglio ha tenuto un breve punto stampa dalla Casa Bianca prima dell’incontro di oggi con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Ovviamente l’Italia c’è come c’è sempre stata in questi tre anni e mezzo”, aggiunge Meloni. “Noi siamo a fianco dell’Ucraina e sosteniamo gli sforzi di pace del presidente degli Stati Uniti. Siamo stati chiamati per il nostro contributo di proposte di diplomazia e siamo contenti che sulle garanzie di sicurezza si parta da una proposta italiana, che è quella di costruire garanzia di sicurezza efficaci ispirate all’articolo 5 del trattato di Washington“, che nel 1949 ha dato vita alla Nato. L’articolo 5 stabilisce che un attacco a un alleato è considerato un attacco a tutti. “Chiaramente su questo bisogna ancora costruire. Chiaramente non ci sono soluzioni facili quando si tratta di fermare una guerra e di costruire la pace. Penso che dobbiamo esplorare tutte le soluzioni possibili per garantire la pace, la giustizia, la sicurezza delle nostre nazioni. L’Italia porta tutto il contributo di idee e di proposte che ha già dimostrato di saper garantire in questi mesi”.
Insieme a Trump, Zelensky e alla premier, alla Casa Bianca sono presenti anche i leader europei – Ursula von der Leyen, Emmanuel Macron, Keir Starmer, Alexander Stubb, Friedrich Merz – e il segretario della Nato, Mark Rutte.