Va di moda ripetere che la tragedia dei giovani è “l’abbandono scolastico”. Poi ti ritrovi con un ventunenne con laurea breve in Marketing e Comunicazione che come atto di Grande Rivolta Generazionale fa un video su TikTok e scappa da Viserbella
Va di moda, in questi giorni di minorenni senza patente, ripetere che la tragedia dei giovani è “l’abbandono scolastico”. Poi ti ritrovi con un ventunenne con laurea breve in Marketing e Comunicazione, Gilberto Contadin si chiama, che scambia la camera provvisoria della sua capa per la sua (e gli fa proprio schifo), scambia il bagno comune per quello della sua camera (idem), capisce solo allora che lo pagano troppo poco (alla facoltà di Marketing e Comunicazione non gli hanno insegnato a leggere un contratto?) e come atto di Grande Rivolta Generazionale fa un video su TikTok e scappa da Viserbella. Il dubbio che l’abbandono scolastico sia il minore dei mali, se i laureati escono così, può anche venire. Ciò non vuol dire che le paghe non siano da schifo. Vuol dire che bisogna saperlo, farci i conti e non credere che il Marketing e Comunicazione ti trasformi in Che Guevara. Questo gli ha spiegato, con tanta più arguzia e intelligenza, Luca Bizzarri: “Sono di una generazione che si accontentava, dopo quelle che cercavano di cambiare il mondo. E’ stata la peggiore della storia, peggiori figli, peggiori genitori”. Ma il vero disastro è che la sua (nostra) generazione “ha tirato su dei mitomani che credono che i problemi si risolvano su TikTok”. O con la triennale.