Telefonata Ue, Usa, Ucraina. E Trump chiede un nuovo vertice a tre con Putin e Zelensky la settimana prossima

Video chiamata tra i leader europei, il presidente ucraino e quello americano. Meloni: “Unità d’intenti, vediamo cosa farà Putin in Alaska”. Zelensky: “Putin bluffa”. In vista del summit di Ferragosto, gli europei hanno ribadito alla Casa Bianca la necessità dell’inclusione di Kyiv al tavolo delle trattative

La video chiamata tra i leader europei, il presidente ucraino Volodomyr Zelensky e il presidente americano Donald Trump è iniziata puntuale e terminata circa un’ora più tardi. Obiettivo? Esporre al presidente americano, in vista del suo incontro di Ferragosto in Alaska con il presidente russo Vladimir Putin, le richieste di Kyiv e dell’Europa per cominciare un percorso di pace in Ucraina. Zelensky ha seguito la call da Berlino, insieme al cancelliere tedesco Friedrich Merz. Al termine della call, il primo a parlare è stato Emmanuel Macron: “Trump vuole ottenere il cessate il fuoco durante l’incontro in Alaska e ha detto che qualsiasi scambio di territorio deve essere negoziato dall’Ucraina”, ha detto il presidente francese. Sia lui sia la Casa Bianca hanno poiu fatto sapere che l’obiettivo degli Stati Uniti sarebbe ottenere già la prossima settimana un nuovo vertice a tre fra Trump, Putin e Zelensky. “Potrebbe svolgersi in un paese neutrale e accettabile per tutte le parti”, ha detto Macron. “Se il primo incontro con Putin va bene, ci sarà un secondo a breve con Putin e Zelensky al quale parteciperò anche io se vorranno”, ha detto Donald Trump. “Il primo incontro è preparatorio“. “Ci saranno gravi conseguenze” se la Russia non accetterà di porre fine alla guerra, ha aggiunto Trump durante una cerimonia al Kennedy Center. La call di oggi, ha detto “è stata ottima, le darei 10. Incontreremo Putin e quindi chiamerò il presidente Zelensky e poi gli altri leader”.

Durante la chiamata, a farsi portavoce delle richieste ucraine ed europee alla Casa Bianca è stato il cancelliere Merz. Sono cinque i principi che il capo di governo di Berlino ha esposto al presidente americano: l’Ucraina deve essere presente al tavolo per qualsiasi futuro incontro con Putin, serve un cessate il fuoco prima di qualsiasi negoziato, il riconoscimento del territorio occupato dalla Russia non deve essere sul tavolo, le forze ucraine devono essere libere di difendere la sovranità del loro Paese, con il sostegno europeo, infine negoziati più ampi devono far parte di una strategia transatlantica basata sul sostegno all’Ucraina e sulla pressione sulla Russia.

Mentre Zelensky – in una conferenza stampa congiunta con Merz al termine della video chiamata – ha detto di aver spiegato a Trump che “Putin sta bluffando per spingersi oltre la linea del fronte” e ha chiesto che la prima cosa sia “un cessate il fuoco”.

La premier italiana Giorgia Meloni ha invece affidato le sue considerazioni e uno stringato resoconto dell’incontro dal suo punto di vista a una nota diramata da Palazzo Chigi. “Il Presidente Meloni – recita la nota – si è detta molto soddisfatta dall’unità di intenti e dalla capacità di dialogo che l’Occidente sta dimostrando di fronte a una sfida fondamentale per la sicurezza e la difesa del diritto internazionale. Ora è il momento di vedere quale sarà, in Alaska, l’atteggiamento della Russia che finora non ha inteso fare alcun significativo passo in avanti”. Meloni ha anche ricordato come “dalla discussione è emersa una forte unità di vedute nel ribadire che una pace giusta e duratura non può prescindere da un cessate il fuoco, dal continuo sostegno all’Ucraina, dal mantenimento della pressione collettiva sulla Russia, anche attraverso lo strumento delle sanzioni, e da solide e credibili garanzie di sicurezza ancorate al contesto euroatlantico”. Nel comunicato si riferisce anche di come “il presidente Meloni ha espresso apprezzamento per gli sforzi profusi dal presidente Trump, ribadendo l’importanza di continuare a lavorare con gli Stati Uniti per fermare il conflitto e raggiungere una pace che assicuri la sovranità e la sicurezza dell’Ucraina” e abbia “ringraziato il Presidente Zelensky per la serietà dimostrata finora nella ricerca di una soluzione diplomatica”.

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