L’unica vera emergenza estiva è trovare qualcosa da raccontare

Leggendo i giornali sembra che quest’estate vadano tutti contromano in autostrada. Ma secondo le statistiche la media annuale è perfettamente rispettata. Dietro l’allarme, forse, solo il caldo e la cronaca in cerca di storie

Sembra sia scoppiata all’improvviso la moda del guidare contromano, con ben tre incidenti nell’ultima decina di giorni, da quello sulla Milano-Torino a quello sull’autostrada del Frejus, fino all’ulteriore schianto di poche ore fa sulla tangenziale sud di Parma. Così almeno si direbbe, a giudicare dall’insistenza di quotidiani e telegiornali, sufficiente a far sospettare ci sia un’emergenza estiva correlata al peggioramento delle condizioni cognitive degli automobilisti, dovuto chissà se all’incremento dell’età media al volante, al caldo insostenibile da cambiamento climatico, alla quantità sempre maggiore di distrazioni e allarmi che, quando anche non ci distraggono sul momento, di sicuro ci tengono in costante tensione e ci fanno arrivare sfibrati alle vacanze. Stando invece ai dati Asaps, portale della sicurezza stradale, pare invece che nel 2025 i contromano siano stati cinquantanove. Ora, basta fare un po’ di conti per scoprire che, suddivisi sui primi sette mesi di quest’anno, i contromano sono dunque stati mediamente 8,4, ovvero 2,8 ogni dieci giorni, dato che coincide esattamente con i tre casi che si sono verificati dall’ultima settimana di luglio a oggi. Le incalzanti notizie sui contromano indicano indubbiamente un’emergenza estiva: quella di dover riempire le cronache in qualche modo.

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