Nell’ultimo Consiglio dei ministri prima della pausa estiva si registra un rinvio per il ddl professioni sanitarie, mentre arriva l’ok alle immissioni in ruolo per il biennio 2025-2026 nella scuola
Ci sarebbero dovute essere diverse novitĂ per il sistema sanitario in discussione al Cdm di oggi, riunito dalla premier Giorgia Meloni, dopo essersi recata questa mattia nelle Marche per sostenere la candidatura di Acquaroli con gli altri vicepremier. Fra queste, sul tavolo di Palazzo Chigi ci sarebbe dovuto essere anche lo schema di un disegno di legge delega in materia di professioni sanitarie, con “disposizioni relative alla responsabilitĂ professionale degli esercenti e le professioni sanitarie”. Ma il disegno di legge è stato rinviato. Se ne riparlerĂ dopo Ferragosto, visto che questo era l’ultimo Cdm prima della pausa estiva. Approvato, invece, il decreto che autorizza le assunzioni a tempo indeterminato per l’anno scolastico 2025/2026. Il provvedimento consentirĂ l’immissione in ruolo di 347 dirigenti scolastici, 48.504 docenti, di cui 13.860 di sostegno, 44 unitĂ di personale educativo, 6.022 insegnanti di religione cattolica e 10.348 unitĂ di personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA)
Cosa prevede il ddl professioni sanitarie (rinviato)
Nonostante il rinvio, le novità sono cominciate a circolare già da qualche giorno. Fra queste, spicca qualche ritocco al codice penale che fa diventare strutturale lo “scudo penale” dedicato ai medici introdotto in misura parziale (e temporanea) dal governo Draghi nel 2021.
Nel dettaglio l’articolo 590 sexies (ResponsabilitĂ colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario) viene riformulato ad hoc per consentire ai sanitari di rispondere penalmente nel caso di lesioni e omicidio colposo del paziente soltanto nei casi di colpa grave, escludendo la responsabilitĂ per colpa lieve quando le cure siano state prestate nel rispetto delle linee guida ufficiali o delle buone pratiche clinico-assistenziali.
A questo si aggiunge poi un nuovo articolo, il 590 septies (Colpa nell’attivitĂ sanitaria), secondo cui nell’accertamento della colpa del medico o del suo grado si dovrĂ tenere conto anche della “scarsitĂ delle risorse umane e materiali disponibili, nonchĂ© delle eventuali carenze organizzative”, quando queste due non sono evitabili da parte dell’esercente l’attivitĂ sanitaria, ma anche “della mancanza, limitatezza o contraddittorietĂ delle conoscenze scientifiche sulla patologia o sulla terapia, della concreta disponibilitĂ di terapie adeguate, della complessitĂ della patologia o della concreta difficoltĂ dell’attivitĂ sanitaria”, oltre alla presenza di situazioni di urgenza o di emergenza del caso concreto.
Dal codice penale a quello civile. Il ddl del governo mette mano anche sulla legge Gelli-Bianco del 2017, escludendo la responsabilitĂ civile di strutture e singoli professionisti qualora le prestazioni siano state erogate nel rispetto delle linee guida o delle buone pratiche cliniche. Inoltre, anche in questo caso il giudice potrĂ tenere in considerazione la scarsitĂ di risorse o la complessitĂ clinica del caso per l’accertamento della colpa del medico. Accanto alle novitĂ sul codice, il pacchetto di modifiche punta anche al potenziamento della formazione sanitaria specialistica e all’aumento dell’attrattiviutĂ del servizio sanitario nazionale.