Telefonata con il primo ministro israeliano: “Porre immediatamente fine alle ostilità”, dice la premier che ribadito l’urgenza di fornire aiuti umanitari alla popolazione. L’Italia accoglierà 50 palestinesi. Schlein attacca: “Governo ipocrita”
“Situazione insostenibile”, dice Giorgia Meloni. La premier ha avuto un colloquio telefonico con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Nella nota di Palazzo Chigi si legge che la presidente del Consiglio “ha insistito sulla necessità di porre immediatamente fine alle ostilità, a fronte di una situazione a Gaza che è insostenibile e ingiustificabile”.
Ieri anche Mattarella ha parlato del conflitto in medio oriente, durante la cerimonia del ventaglio, definendo quello che sta accadendo a Gaza “intollerabile” e “disumano”.
Nel corso della conversazione, Meloni ha inoltre ribadito “l’urgenza indifferibile di garantire un accesso umanitario pieno e senza ostacoli alla popolazione civile, rinnovando l’impegno dell’Italia in tale ambito, tramite l’iniziativa Food for Gaza”. Inoltre l’Italia accoglierà 50 civili palestinesi.
In serata la Farnesina ha poi diffuso un comunicato in cui si spiegano meglio i termini dell’iniziativa umanitaria. “E’ stata finalizzata una nuova operazione di evacuazione di altri bambini palestinesi malati, per un totale di 50 persone con gli accompagnatori, che verranno curati negli ospedali italiani in collaborazione con la protezione Civile”. Su indicazione del ministro Antonio Tajani, “saranno stanziati ulteriori 5 milioni di euro al Programma Alimentare Mondiale per altri aiuti, e con il ministero della Difesa si sta infine studiando la concreta possibilità di lanci aerei degli aiuti umanitari”.
Dall’opposizione, che continua a chiedere che l’Italia riconosca lo stato di Palestina, è la segretaria del Pd Elly Schlein ad attaccare questa mattina in un colloquio concesso alla Stampa:” Questo governo è ipocrita. Sta disperdendo totalmente la credibilità che l’Italia ha sempre avuto anche nell’interazione col mondo arabo. C’è una subalternità ideologica a Trump e Netanyahu, ma l’Italia è un grande Paese che non merita di vedere la propria politica estera piegata alle amicizie politiche di questo governo. Ma la storia giudicherà dove eravamo in questo passaggio così drammatico”.