Il team principal sembrava più fuori che dentro il progetto, ma con il nuovo regolamento tecnico all’orizzonte la scelta era quasi obbligata. “Il rinnovo del contratto riflette la nostra determinazione a costruire sulle basi gettate finora”, si legge nel comunicato della scuderia di Maranello. Ora Vasseur non può più sbagliare
Lo vedremo ridere ancora, quanto a lungo saranno i risultati a dircelo. La Ferrari ha riconfermato Fred Vasseur alla guida della Scuderia, allungando il suo contratto triennale che sarebbe scaduto a fine stagione. Quanto sia lungo il nuovo accordo non si sa, ma tutto lascia pensare che si tratti di un altro triennale con una verifica immediata dei risultati alla fine della prossima stagione perché se l’ingresso nella nuova era regolamentare della Formula 1 dovesse essere disastroso, il primo a pagare sarà lui.
Dopo le chiacchiere dei mesi scorsi, quando il team principal ferrarista sembrava più fuori che dentro il progetto, la Ferrari si è guardata un po’ intorno e ha deciso di proseguire con l’uomo a cui aveva affidato la squadra nel dicembre 2022, dopo la cacciata di Mattia Binotto. Con il nuovo regolamento tecnico all’orizzonte la scelta era quasi obbligata perché in Formula 1 la continuità è un requisito necessario per ottenere dei risultati. E in Ferrari dopo l’era Todt c’erano stati davvero troppi terremoti: Domenicali, Mattiacci, Arrivabene, Binotto e dal 9 gennaio 2023 Vasseur. Troppi davvero, anche perché l’ingaggio di Mattiacci al posto del dimissionario Domenicali risale al 2014, poco più di dieci anni fa.
Riconfermandolo la Ferrari gli ha dato tutte le responsabilità. Il comunicato è stato chiaro: “Il rinnovo del contratto di Fred riflette la nostra determinazione a costruire sulle basi gettate finora. La sua capacità di guidare sotto pressione, di abbracciare l’innovazione e di perseguire la performance è pienamente in linea con i valori e le ambizioni a lungo termine della Ferrari. Sotto la guida di Fred, la Scuderia Ferrari HP è unita, concentrata e impegnata nel miglioramento continuo. La fiducia riposta in lui riflette la fiducia del team nella propria direzione strategica e rafforza la determinazione condivisa di ottenere i risultati che i tifosi, i piloti e i membri del team Ferrari si aspettano e meritano”.
Noi ti abbiamo dato la fiducia che chiedevi, ora tocca a te far tornare a vincere la Ferrari. “Oggi vogliamo riconoscere ciò che è stato costruito e impegnarci per ciò che ancora deve essere realizzato -ha commentato il ceo Benedetto Vigna – . Questo riflette la nostra fiducia nella leadership di Fred, una fiducia radicata in ambizioni condivise, aspettative reciproche e chiare responsabilità. Andiamo avanti con determinazione e concentrazione, uniti nel perseguire il livello di performance a cui la Ferrari deve mirare”. Anche il ceo a cui John Elkann ha delegato la supervisione sulla Formula 1 parla di “chiare responsabilità”.
Fred non può più sbagliare. Gli è stata data carta bianca, ma ora deve rispondere con i risultati. “Sono grato alla Ferrari per la fiducia che continua a riporre in me – ha commentato il diretto interessato – Questo rinnovo non è solo una conferma, ma una sfida a continuare a progredire, a rimanere concentrati e a dare il massimo. Negli ultimi 30 mesi abbiamo gettato delle basi solide e ora dobbiamo costruire con costanza e determinazione. Sappiamo cosa ci si aspetta da noi e siamo tutti impegnati al massimo per soddisfare queste aspettative e a compiere insieme il prossimo passo in avanti”.
Cambiare ora, a metà del guado, sarebbe effettivamente stato più azzardato che continuare con l’uomo che ha costruito la struttura al lavoro sulle nuove regole. Vasseur ha commesso degli errori, ha avuto degli atteggiamenti sbagliati, ha fatto scelte errate (non ingaggiare Newey) e condiviso scelte che ancora non hanno prodotto dei risultati (Hamilton), ma l’anno scorso la Ferrari è finalmente stata in lotta fino all’ultima gara per un titolo. Quello che è mancato è il salto di qualità definitivo in questa stagione. Con l’appoggio dei piloti ha convinto la proprietà a credere ancora in lui. Adesso però non potrà risolvere tutto con una delle sue famose risate. Dovrà produrre dei risultati.