Famiglia Berlusconi e Tajani: un punto di incontro

Verso la modifica allo statuto del partito: i coordinatori regionali non saranno più nominati dal leader ma eletti dagli iscritti. Il sostegno da parte della famiglia Berlusconi

Al prossimo Consiglio nazionale di Forza Italia verrà proposta una piccola e rilevante modifica allo statuto del partito: i coordinatori regionali non saranno più nominati dal leader, ma eletti dagli iscritti. Una scelta che, a suo modo, segna un cambio di passo nella gestione interna, con l’obiettivo di rafforzare la collegialità e promuovere il rinnovamento. La piccola riforma, a quanto apprende il Foglio, è sostenuta dalla famiglia Berlusconi, perché punta a coinvolgere maggiormente la base e a rendere il partito più aperto e partecipativo. E’ un segnale di discontinuità rispetto al modello verticistico che ha caratterizzato la storia del partito azzurro, e che a Marina Berlusconi e a Pier Silvio Berlusconi non è mai piaciuto. L’intento di questo passaggio in teoria è chiaro: dare più voce ai territori, rinnovare la classe dirigente e accompagnare Forza Italia in una fase politica in cui la credibilità si gioca anche sulla qualità dei meccanismi interni. Trovare nomi in grado di incarnare questa nuova fase non sarà semplice ma il dato politico c’è: un punto di incontro tra la famiglia Berlusconi e Tajani c’è. Il resto, nel caso, verrà da se.

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