Non si può leggere la Costituzione capovolta

Durante la discussione del ddl sulla separazione delle carriere l’opposizione ha sventolato copie capovolte della Costituzione per protestare contro il lungo e noioso iter di modifica. Come se fosse un simbolo e non un testo che, come tutti i testi, deve essere letto, capito e – se necessario – corretto

Non si può leggere la Costituzione capovolta, mostrata dall’opposizione in Senato durante la discussione del ddl sulla separazione delle carriere. Non la si può leggere nel senso più immediato, in quanto delle pagine a testa in giù sono impossibili a decrittarsi se non a costo di notevoli sforzi, ma non la si può leggere neanche nel senso più esteso. Leggere non significa infatti solo far scorrere lo sguardo su una parola dopo l’altra, bensì intendere il senso generale di ciò che si legge, interpretarlo con senso critico, interrogarsi sul suo valore e ideare eventuali migliorie. La lettura è un’attività, non una ricezione passiva, e presuppone il riconoscimento del trovarsi di fronte non a un oggetto, tanto meno sacro, bensì al testo contenuto in quell’oggetto. Sventolare copie capovolte della Costituzione, onde protestare contro l’inizio di un lungo e noiosissimo iter di modifica, equivale invece a brandire la Costituzione come oggetto a sé stante, elevarla a mero simbolo dimenticando che ha un contenuto, che quel contenuto è un testo, che quel testo si può leggere. E, come tutti i testi, correggere.

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