L’illustratrice che l’ha disegnata ci parla di “Partire o restare”, la cover del nuovo numero del magazine del Foglio, in edicola da sabato 26 luglio
La cover della Review di luglio parla di viaggi nelle sue diverse sfaccettature. La voglia di partire, di andare all’avventura (con qualche scomodità che questo può comportare) e di spingersi verso l’ignoto. Maria Saccomanno ci ha raccontato come l’ha realizzata.
Qual è stato il processo creativo dietro l’illustrazione della cover del Foglio Review, “Partire o restare”?
Per arrivare alla proposta definitiva mi sono concentrata sulle varie sfumature del concetto di viaggio. L’ho esplorato nei suoi significati, ritmi e budget: lento o veloce, ricco di esperienze o pieno di relax, con soggiorni di lusso o più alla mano in nome dell’avventura. Alla fine, ho scelto di approfondire il viaggio che sacrifica la comodità -e le spese per ottenerla- a favore del piacere nell’adattarsi e nello scoprire nuovi lati di sé. Penso che in fondo il valore dei viaggi sia dato dal riuscire a sentirsi a casa anche in situazioni nuove, come una tenda con poco spazio, magari in compagnia di un amico a quattro zampe e tra i vestiti messi ad asciugare al chiaro di una torcia da campeggio.
Il tema di questo numero è quello del viaggio. Come ha lavorato per scegliere i vari elementi narrativi da includere in copertina?
La scelta del soggetto per me è andata di pari passo con la composizione e gli elementi che la caratterizzano. Ho attinto molto alle mie esperienze di campeggio, in cui dopo una giornata di cammino con lo zaino sulle spalle potevo finalmente mettermi (relativamente) comoda in tenda tra gli scarponi e i vestiti messi a prendere aria, con la cena nel pentolino e la notte stellata attorno a me.
Dal punto di vista cromatico e compositivo, come ha costruito la cover?
Per me era importante trasmettere una caotica, ma calda e accogliente, scomodità: la ragazza, protagonista centrale, ha a malapena lo spazio per sedersi tra i vari elementi, ma le rimane uno sguardo pieno di vitalità e soddisfazione. Ho voluto sottolineare questa sensazione di contentezza utilizzando una palette cromatica accesa e molto limitata, è infatti composta da soli tre colori che sovrapponendosi tra loro vanno a crearne di nuovi.
Si è immaginata una storia che coinvolge la ragazza ritratta in copertina e il viaggio che sta affrontando?
Sì, mi piace pensare che sia partita da sola, piena di timori che però non hanno vinto sulla sua voglia di scoprire il mondo e sé stessa. Ogni viaggio lascia il segno nella vita di ognuno di noi, in questo caso mi diverte pensare che uno di questi segni sia il cagnolino che dorme sereno accanto a lei, incontrato durante il viaggio e diventato subito il suo fedele compagno di gite.