Guardare un film del 1966 per trascorrere una serata trasgressiva

Negli anni Sessanta un biglietto del cinema per vedere Uno sparo nel buio non conteneva nessun avvertimento, oggi le piattaforme in streaming segnalano i contenuti sensibili. Basta poco per sentirsi trasgressivi

Lo dico sottovoce, nei giorni in cui le autorità indiane accorciano Superman censurando le scene dei baci con Lois: ieri sera ho visto un film con contenuto sessuale, violenza, linguaggio volgare, uso di alcol, scene con fumatori e, per non farmi mancare nulla, luci lampeggianti e schemi stroboscopici. Prima di andare a denunciarmi alla polizia morale (non necessariamente indiana), considerate però che avevo bisogno di vedere un film scemo per tirarmi su, quindi avevo scelto “Uno sparo nel buio”, che è una pellicola del 1966 con Peter Sellers che interpreta l’ispettore Clouseau; fatto sta che, mentre ruggiva il leone della Metro Goldwin Meyer, Amazon Prime ha ritenuto opportuno avvisarmi che nell’ora e mezza seguente avrei assistito a cotante nefandezze. Certo che siamo fortunati a vivere al giorno d’oggi: se fossi andato al cinema sessant’anni fa avrei comprato un biglietto per un film del tutto innocente; invece ieri, comodamente seduto sul mio divano, ho potuto trascorrere una serata all’insegna della trasgressione.

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