Il patto di Londra e Berlino

Più armi, più in fretta per una pace che duri in Ucraina. Nuovi accordi europei

La regina Vittoria e il principe Alberto hanno avuto un matrimonio lungo e felice, ha detto Friedrich Merz in conferenza stampa a Londra assieme al premier britannico Keir Starmer, per questo il trattato bilaterale di Kensington che unisce il Regno Unito alla Germania è stato siglato nel museo dedicato a loro, i testimoni storici dell’unità tra i due paesi. Il trattato è un allineamento strategico solido come mai prima – “closer than ever” – che comprende la lotta congiunta all’immigrazione illegale, la possibilità per chi viaggia spesso verso il Regno Unito di tornare ad avere un accesso più semplice – il cancelliere tedesco ha detto di essere ancora adesso molto dispiaciuto per la Brexit – e la difesa e la sicurezza, con una collaborazione intensa dell’industria militare e il sostegno indefesso all’Ucraina.

Merz ha ricordato subito che la Germania è legata da un trattato anche con la Francia e che ora anche il Regno Unito lo è, e non è un caso che lui fosse a Londra appena dopo la visita di stato del presidente francese Emmanuel Macron. Starmer ha ribadito l’importanza di questa triangolazione, è stato interrotto da una domanda poco pertinente sulla sospensione di quattro deputati laburisti, ma poi è tornato su quel che sta a cuore agli europei, che è anche il cuore del trattato, cioè la difesa dell’Ucraina che, ha detto Merz, “oggi è in una posizione migliore”, perché gli alleati europei stanno stringendo patti che li vincolano per conservare la sua indipendenza e perché il meccanismo si è avviato. Merz invierà armi a breve (giorni, settimane), Starmer ha confermato che il piano di peacekeeping della coalizione dei volenterosi per una “pace che duri” in Ucraina prevede anche i boots on the ground. L’Amministrazione Trump ha posticipato l’invio di Patriot alla Svizzera e ha messo in cima alla lista l’Ucraina.

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