Gigantesca esplosione in un distributore a Roma. Diversi feriti tra i soccorritori

Questa mattina a Roma due esplosioni in un distributore di benzina e gpl, con l’incendio di una cisterna, hanno causato 45 feriti, di cui alcuni gravi e due in pericolo di vita. Almeno cinquanta persone sono state evacuate dalle loro abitazioni. Intorno alle sette erano stati allertati i soccorsi per un incidente in via dei Gordiani 32, in zona villa De Sanctis, Casilino-Centocelle: un camion aveva urtato una conduttura di un distributore dell’Agip ed era scoppiato un incendio. In un secondo momento, durante gli interventi di sicurezza, c’è stata “un’esplosione conseguente a un ‘blif da gpl’ (un malfunzionamento dell’impianto del gas, ndr) equiparabile all’esplosione di una bomba”, ha spiegato il direttore regionale dei vigili del fuoco del Lazio, Ennio Aquilino. Il forte boato è stato udito in più parti della città, anche distanti diversi chilometri. L’onda d’urto, spiegano i pompieri, intervenuti con un carro schiuma e un elicottero, è di circa 200 metri.

A quanto si apprende dalla questura i feriti sono 24 civili, 11 poliziotti, un carabiniere, sei vigili del fuoco e tre operatori del 118. Forze dell’ordine e soccorritori erano infatti già sul luogo per mettere in sicurezza la conduttura danneggiata dal camion e spegnere le fiamme che avevano coinvolto anche un deposito giudiziario che si trova alle spalle del distributore. Proprio l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco e degli agenti aveva spinto in molti ad allontanarsi dalla zona, che tra l’altro è meno densamente abitata di altre, in un quadrante di Roma tra i più popolosi. Due dei feriti, entrambi uomini, al momento sono supportati dalla ventilazione meccanica, uno ha ustioni sul 55 per cento del corpo e l’altro sul 25 per cento e ha patologie pregresse. Inoltre, presentano danni da inalazioni e barotrauma. Sono ricoverati presso la Uoc Grandi Ustionati dell’ospedale Sant’Eugenio. Fanno sapere dalla Asl Rm2 che “le loro condizioni sono critiche, abbiamo chiamato i familiari preparandoli a ogni scenario”.

La ricostruzione dell’incidente

Secondo le prime ricostruzioni, confermate da fonti della polizia di stato, un camion avrebbe urtato una conduttura della pompa di carburante all’interno del distributore di Via dei Gordiani, causando – in un primo momento – una perdita di gas e carburante. Sono intervenute subito diverse squadre dei vigili del fuoco, i volontari della protezione civile, la polizia, i carabinieri e gli agenti del gruppo Prenestino della polizia locale. Gli operatori di polizia chiamati sul luogo erano stati avvertiti per creare un’area di sicurezza. Mentre stavano lavorando, ha detto sempre il questore di Roma, Roberto Massucci, “c’è stata l’esplosione principale”. Forze dell’ordine, altri soccorritori e civili, tra cui il gestore del distributore, sono quindi “stati investiti da quest’esplosione molto forte”. Quello che si vede nella fotografia qui sotto è un pezzo della cisterna, il tetto, volato a oltre 300 metri dalla pompa di benzina. Ce ne sono molti altri più piccoli in giro, dice la polizia.

“A fianco al distributore c’era un deposito di ambulanze che aveva all’interno delle bombe d’ossigeno, circostanza che può aver causato delle deflagrazioni”, ha detto invece il maggiore dei Carabinieri Andrea Quattrocchi. Sulla base della documentazione raccolta, i pm, coordinati dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, apriranno un fascicolo di indagine: al momento procedono per lesioni colpose.

I danni

La deflagrazione ha provocato danni ad alcuni palazzi della zona: vetri rotti, infissi divelti e detriti che sono volati anche a metri di distanza. Sette gli edifici scolastici danneggiati nei dintorni.

Nei pressi del luogo dell’esplosione c’è un centro estivo. “Ai primi sentori di fumo intorno alle 7:30 abbiamo fatto evacuare i bambini, erano presenti in otto. Sono arrivati i genitori, i ragazzi stanno tutti bene. Se fosse successo un’ora più tardi sarebbe stata una strage: ci sarebbero stati i 60 bambini del centro estivo, noi responsabili e 120 prenotati in piscina. Il centro sportivo è danneggiato, sembra un campo di battaglia”, ha detto il presidente della polisportiva Villa De Sanctis, Fabio Balzani. Qui sotto le immagini.

L’intervento delle autorità

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni segue le conseguenze di quanto accaduto. La premier ha sentito il sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, che si è recato sul posto, e si tiene in stretto contatto con il sottosegretario Alfredo Mantovano, costantemente informato dalle autorità competenti, con particolare attenzione alla salute delle persone coinvolte. “Grazie alla prontezza e alla professionalità evidenziati nel primo intervento di messa in sicurezza e chiusura dell’area interessata e alla rapidità dei soccorsi, è stato possibile evitare che questo tragico evento avesse conseguenze ancora più gravi”, ha detto la premier Meloni.

Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha espresso “piena vicinanza alle persone coinvolte e alle loro famiglie”. “Alcune delle persone ferite hanno riportato ustioni e traumi, ma grazie al pronto intervento dei soccorritori, sono stati immediatamente trasferiti nelle strutture ospedaliere più vicine”.

Qui sopra un video girato da un testimone nel parco di Villa De Sanctis.

“Sono state evacuate immediatamente le tre palazzine nella via parallela, tutte le scale che danno sul distributore, Arpa ha già iniziato il monitoraggio della qualità dell’aria”, ha aggiunto il sindaco Gualtieri. “L’impatto di questa esplosione, che da quanto si può vedere è stato veramente terribile, grazie al prontissimo intervento dei vigili del fuoco, della polizia, della polizia locale e di tantissimi altri soggetti che si sono recati immediatamente sul posto non ha avuto le conseguenze tragiche che quella dimensione e quella potenza avrebbe potuto determinare”.

Le testimonianze

“Erano le otto meno un quarto circa, era appena uscito da casa, l’aria odorava di gas, poi di bruciato. Si sentivano piccole esplosioni, tipo petardini. Poi, qualche minuto dopo, un rumore assordante. Come fosse una bomba. Ho avuto paura, era un suono che non avrei mai rivoluto sentire”, racconta al Foglio Danil. Suono di un passato lontano, “quello delle bombe su Vukovar. Ero bambino, le ricordo come fossero esplose ieri. Oggi ho avuto i brividi quando ho sentito quel boato e ho visto il fumo nero salire”. Centocelle, il quartiere dove vive Danil, non è lontano da viale dei Gordiani, “sembrava fosse esploso il terreno sotto i piedi tanto era assordante”. Danil parla di piccoli danni anche nei quartieri vicini, tipo vetrate rotte.

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