Il sindaco Brugnaro ci spiega perché dà un gran benvenuto a Bezos

Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa

Al direttore – Venezia è, da sempre, una città che accoglie. Lo fa con discrezione, con eleganza, ma anche con l’orgoglio di chi sa di essere un luogo unico al mondo. Per questo, siamo felici e onorati di dare il benvenuto a Jeff Bezos e alla sua consorte Lauren Sánchez. La loro scelta di celebrare qui un momento così intimo e speciale rappresenta un segno di affetto verso la nostra città e verso ciò che essa rappresenta. Venezia è la città dell’amore. Non solo quello romantico, ma anche quello per la bellezza, per la storia, per la cultura, per il riflesso della vita sull’acqua. E’ la città dove l’unicità dell’individuo incontra l’universalità dello spirito. Ecco perché in ogni angolo si respira libertà: libertà di pensiero, di espressione, di emozione, di dissenso. Una libertà che rivendichiamo anche quando, come in questi giorni, qualcuno cerca di strumentalizzare un evento privato per fare propaganda o polemica. Una sparuta minoranza che urla, rispetto alla maggioranza di persone che invece preferisce lavorare in silenzio. Rispettiamo sempre il diritto di parola, ma respingiamo ogni forma di intolleranza e pregiudizio. A Venezia nessuno può arrogarsi il diritto di decidere chi può entrare, chi può amare, chi può festeggiare. La nostra città ha ospitato papi, imperatori, artisti, imprenditori e tante, tante persone comuni. Lo ha fatto e continuerà a farlo con quel tratto inconfondibile che coniuga ospitalità e dignità. Tanto difendiamo la libertà, quanto non tolleriamo la prepotenza. Sappiamo cosa significa essere osservati dal mondo intero. Sappiamo che ogni gesto a Venezia può diventare simbolo. Ma sappiamo anche distinguere ciò che conta davvero: la felicità delle persone, la possibilità di vivere liberamente i propri sentimenti, la volontà di costruire ponti tra culture e generazioni. E’ questo lo spirito che vogliamo trasmettere a chi arriva qui. Al signor Bezos, alla sua compagna e a tutti i loro ospiti auguriamo di vivere giorni sereni nella nostra città. Che possano portare con sé il ricordo di una Venezia autentica, forte, innamorata della vita. Perché è questo che siamo, nonostante tutto: una città che non smette mai di emozionare, accogliere, unire. Benvenuti a Venezia, la più antica città del futuro.

Luigi Brugnaro


sindaco di Venezia

Mi suggerisce un amico un tema interessante, e ulteriore, per inquadrare il caso Bezos. Ci pensi. Molti degli attivisti che spaccano il capello in quattro di fronte a Bezos si ritrovano spesso a fare campagne contro il turismo di massa e per il turismo “di qualità”. Domanda: ma quale turismo può essere più di qualità di uno che ti porta milionate di euro, in un paese che costantemente si lamenta di non avere soldi da destinare ad arte e cultura?


Al direttore – La guerra Israele-Iran evidenzia l’incapacità dell’Ue di imporsi come potenza in un mondo caotico. Gli Usa prima si dicono estranei, poi minacciano interventi, si offrono mediatori, colpiscono Fordo e impongono la tregua. E l’Europa? Confinata a un tavolo Ue-Iran sulle Alpi: ancora Venere di fronte a un’America Marte. Paradossalmente è Trump, pur avversando i neocon, a riaccenderne lo schema, piegandolo però a un neo-bipolarismo transazionale Usa-Russia o Usa-Cina che relega l’Ue ai margini. E’ come se dicesse: restate Venere. Gli europei sapranno ribaltare l’immagine? Intanto la rotta dei B-2 dal Missouri a Fordo, che sorvola i nostri cieli, mostra il pericolo: un continente ridotto a corridoio aereo per bombe e missili altrui.

Alberto Bianchi

E’ vero e non è vero. L’Europa guarda, ma per la prima volta ci sono tre paesi europei che hanno mostrato disponibilità a intervenire per difendere Israele: Germania, Regno Unito, Francia. Non molto, ma non pochissimo.

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