Iran, le reazioni dall’Italia e dal mondo all’attacco degli Stati Uniti

Meloni convoca vertice con ministri e servizi. Tajani: “Ora de-escalation”, Crosetto: “Si apre crisi molto più grande”, Starmer: “Attacco americano per attenuare minaccia nucleare”, Kallas: “L’Iran non può avere l’atomica”

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sta seguendo con la massima attenzione la crisi in Iran e ha convocato per la mattinata una riunione in videoconferenza con i ministri interessati, con il sottosegretario Alfredo Mantovano e con i vertici dell’intelligence. E’ quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi.

“Ci auguriamo che dopo questo attacco, che è stato un danno enorme alla produzione dell’arma nucleare che rappresentava un pericolo per tutta l’area, ora si possa arrivare a una de-escalation e che l’Iran si sieda al tavolo delle trattative“. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in collegamento con l’edizione straordinaria del Tg1, dopo l’attacco Usa in Iran. Il vice premier ha ricordato di aver avuto nei giorni scorsi un colloquio con il suo omologo iraniano: Teheran pensava di tenere “una linea dura e non sedersi al tavolo”, “vediamo se dopo l’attacco di questa notte cambieranno idea”. “Eravamo pronti ad accogliere a Roma una riunione diretta tra americani e iraniani, senza intermediazioni – ha sottolineato -. Siamo con tutte le nostre forze al lavoro per favorire una soluzione diplomatica. Speriamo che l’Iran accetti di sedersi a un tavolo dopo questa azione, che punta a impedire la creazione di una bomba atomica iraniana”.

“La nostra priorità in questo momento – ha aggiunto Tajani – è la sicurezza dei nostri connazionali. Ho parlato con la nostra ambasciata a Teheran, con la nostra ambasciata a Tel Aviv e a Gerusalemme e si sta facendo tutto il possibile per fare partire gli italiani che lo vogliono. Oggi da Sharm el Sheik partira’ un volo con connazionali che arrivano da gerusalemme e da Tel Aviv e lavoriamo anche per accompagnare in Azerbaijan gli italiani che vogliono lasciare l’Iran”.

E’ intervenuto anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto: “L’attacco degli Stati Uniti in Iran non ci ha colto di sorpresa ma cambia completamento lo scenario perché si apre una crisi molto più grande” e “anche da parte dell’Iran una risposta molto più forte, che non riguarderà soltanto i lanci in Israele, che sono cominciati questa mattina, ma rischia di allargarsi ad Hormuz e a tutti gli obiettivi americani. Di questo gli americani ne sono consapevoli. Avevano già iniziato ieri a spostare alcune persone”.

Il primo ministro britannico Keir Staremer ha invitato l’Iran a “tornare al tavolo dei negoziati” sulle sue ambizioni nucleari dopo gli attacchi statunitensi contro i siti nucleari iraniani. “Non si potrà mai permettere all’Iran di sviluppare un’arma nucleare e gli Stati Uniti hanno preso provvedimenti per attenuare questa minaccia”, ha dichiarato Starmer su X, aggiungendo che “la stabilità nella regione è una priorità”. “Invitiamo l’Iran a tornare al tavolo dei negoziati e a raggiungere una soluzione diplomatica per porre fine a questa crisi”.

Non si deve permettere all’Iran di sviluppare un’arma nucleare, poiché ciò costituirebbe una minaccia per la sicurezza internazionale. Esorto tutte le parti a fare un passo indietro, a tornare al tavolo dei negoziati e a impedire un’ulteriore escalation. I ministri degli Esteri dell’Ue discuteranno della situazione domani”. Lo afferma l’alto rappresentante Ue, Kaja Kallas.

“Sono profondamente allarmato dalle notizie arrivate dal Medio Oriente. Invito tutte le parti a mostrare moderazione e rispetto per il diritto internazionale e la sicurezza nucleare”. Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa. “La diplomazia rimane l’unico modo per portare pace e sicurezza nella regione del Medio Oriente. Troppi civili saranno ancora una volta vittime di un’ulteriore escalation. L’Ue continuerà a impegnarsi con le parti e i nostri partner per trovare una soluzione pacifica al tavolo dei negoziati”, aggiunge.

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