La ricetta Schlein per abbassare i costi dell’energia

La leader dem propone il tetto al prezzo spagnolo, che non esiste dal 2023. Non sembra aver compreso in cosa consiste il meccanismo spagnolo. Vuole risolvere un problema che al momento non esiste, con uno strumento che non è più in vigore

Interrogata dal Sole 24 Ore sulle proposte del Pd per le imprese, Elly Schlein ha ribadito per l’ennesima volta la sua ricetta per abbassare i costi dell’energia: “Facciamo un disaccoppiamento di fatto del prezzo dell’energia elettrica da quello del gas, o con un tetto al prezzo del gas come in Spagna e Portogallo o con i contratti power purchase agreement (Ppa)” (contratti di fornitura di lungo termine a prezzo predeterminato, che le imprese possono liberamente siglare e che spesso sottoscrivono). E’ una risposta curiosa: per il tempismo, per la confusione e per la contraddittorietà. I costi energetici sono ovviamente una questione rilevante per l’industria italiana, ma – rispetto all’emergenza di poche settimane fa – la questione si è di molto sgonfiata.

Non solo perché il protezionismo di Trump rappresenta una minaccia più seria e urgente, ma anche perché i prezzi sono calati (il gas al Ttf quota 35 euro, poco più della metà rispetto al picco di febbraio, mentre l’elettricità si aggira attorno agli 80 euro / MWh). La leader del Pd non sembra aver compreso in cosa consiste il meccanismo spagnolo, che pure ama citare: si tratta, nella pratica, di un sussidio ambientalmente dannoso (Sad) ai produttori di energia elettrica dal gas, che infatti nel periodo della sua applicazione nella penisola iberica hanno aumentato la produzione anche per esportare energia a basso costo in Francia, con un effetto equivalente a una tassa sulle energie rinnovabili.

Schlein dice di voler abolire i Sad e sostenere le rinnovabili, ma concretamente propone l’opposto. Neppure si è accorta che il “tope al precio del gas”, autorizzato dall’Ue per la cosiddetta “eccezione iberica”, è cessato il 31 dicembre 2023 e che, se pure fosse stato in vigore, non avrebbe generato effetti, visto che scattava solo quando il gas superava i 65 euro, soglia che negli ultimi due anni non ha mai raggiunto. Schlein intende risolvere un problema che al momento non esiste, facendo il contrario di ciò che predica, con uno strumento che non è più in vigore e, se pure lo fosse, non produrrebbe alcun effetto.

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