I 45 secondi che hanno mandato in tilt i mercati mondiali sull’ipotesi di fermare i dazi per 90 giorni

Ieri per 45 secondi di parole ambigue e mal interpretate i mercati azionari hanno sperato invano che l’Amministrazione Trump facesse un passo indietro sui dazi. “Ci sarà una pausa di 90 giorni per i dazi?”, ha chiesto Fox News al consigliere economico della Casa Bianca, Kevin Hassett. La risposta: “Il presidente farà ciò che deve fare”.

Le dichiarazioni di Hassett erano inserite in un discorso più ampio in cui cercava di rassicurare i mercati. Durante l’intervista, il consigliere, ha minimizzato l’impatto dei dazi sull’economia americana, sottolineando che le importazioni rappresentano solo il 14 per cento del pil e che l’86 per cento dell’attività economica nazionale sarebbe sostenuta da deregulation e tagli fiscali. “L’idea di un inverno nucleare economico è retorica irresponsabile”, ha aggiunto, rispondendo alle critiche di persone come il miliardario Bill Ackman, che aveva definito i dazi una minaccia per l’economia globale.

Poco dopo la notizia è rimbalzata sui media internazionali. Cnbc è stata la prima a riprenderla. “A quanto pare Hassett ha detto che Trump prenderà in considerazione una sospensione di 90 giorni dei dazi per tutti i paesi tranne la Cina”, ha affermato in diretta il conduttore della Cnbc Carl Quintanilla. Dopo qualche secondo, il titolo nel banner in sovrimpressione: “Hasset: Trump sta valutando una pausa di 90 giorni sui dazi per tutti i paesi tranne la Cina”.

La notizia è stata poi ripresa da Reuters, ampliandone la diffusione. Dopo pochi minuti, però, il corrispondente della Casa Bianca della Cnbc, Eamon Javers, è intervenuto in diretta e ha chiarito a Quintanilla che si trattava di una “fake news”, citando il portavoce della Casa Bianca, Caroline Leavitt. La correzione al titolo nel banner è arrivata subito, seguita poi dalla smentita da parte di Reuters.

Le Borse hanno reagito con entusiasmo al presunto annuncio. La notizia, infatti, ha provocato un’improvvisa inversione di tendenza sui mercati azionari, che erano in calo da diverse ore, alimentando ottimismo tra gli investitori e la speranza di una distensione nelle tensioni commerciali internazionali. Ma l’euforia è durata poco, perché in breve tempo è arrivata una secca smentita da parte della Casa Bianca, che ha bollato come “Fake news” la notizia, e i mercati sono tornati nuovamente in rosso.

Le Borse di tutto il mondo ondeggiano già dal 2 aprile, dal Liberation Day, giorno in cui Donald Trump ha annunciato l’entrata in vigore dei dazi con il suo discorso nel giardino della Casa Bianca. L’episodio dimostra quanto i mercati siano sensibili non solo alle decisioni politiche, ma anche alle notizie.

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