L’intelligenza artificiale infantilizza le masse

C’è una stagione per ogni cosa, ma ora tutti vogliono apparire più teneri e simpatici e chiedono ritratti fumettosi. Ed ecco l’uragano delle immagini in stile Ghibli

Intelligenza e rimbambimento. C’è una stagione per ogni cosa, da bambini i fumetti e i cartoni animati vanno bene, da grandi no, è come continuare a mangiare omogeneizzati. Invece l’intelligenza artificiale infantilizza le masse ed ecco dunque l’uragano delle immagini in stile Ghibli, dal nome di uno studio giapponese specializzato in pupazzetti. Tutti vogliono ritratti fumettosi con gli occhi grandi, tutti vogliono imbambolarsi, apparire più simpatici e meno autentici, senza profondità, in fuga dalla serietà. Il fumettista Igort dice a Repubblica che “i manga e gli anime sono ormai un esperanto grafico: riescono a comunicare emozioni superando le barriere culturali e creando un’estetica universale”. Allora ringrazio il Cielo di non essere interessato alle emozioni, semmai ai sentimenti, e di possedere muraglie altissime a difesa della mia cultura ossia della mia anima che gli anime, tanto carini, vorrebbero annientare.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l’ultimo è “La ragazza immortale” (La nave di Teseo).

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