Salvini (con Orbán, Putin e Musk) difende Le Pen dopo la condanna: “Dichiarazione di guerra da Bruxelles”

Dal Cremlino al premier ungherese, fino al Carroccio e al ministro Foti. Si esprime vicinanza per la leader di Rn giudicata colpevole di appropriazione indebita di fondi pubblici. Il leader leghista: “Avanti tutta amica mia!”

“A Parigi hanno condannato Marine Le Pen e vorrebbero escluderla dalla vita politica. Un brutto film che stiamo vedendo anche in altri paesi come la Romania”. Così Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, poco dopo la condanna della leader e della capogruppo dei deputati del Rassemblement national (Rn), Marine Le Pen per appropriazione indebita di fondi pubblici, per aver utilizzato denaro destinato agli assistenti degli europarlamentari per pagare il personale del partito. La sentenza emessa questa mattina dal Tribunale di Parigi ha confermato dunque l’ineleggibilità con “esecuzione immediata” per la deputata francese, che, anche in caso di ricorso – già annunciato dal suo avvocato – non potrà presentarsi alle elezioni presidenziali del 2027.

“Chi ha paura del giudizio degli elettori, spesso si fa rassicurare dal giudizio dei tribunali”, ha aggiunto nella nota Salvini, giudicando quella contro Le Pen “una dichiarazione di guerra da parte di Bruxelles, in un momento in cui le pulsioni belliche di von der Leyen e Macron sono spaventose. Non ci facciamo intimidire, non ci fermiamo: avanti tutta amica mia!”.

“Io non entro nel merito della sentenza perché non la conosco. Dico soltanto che la ineleggibilità a cinque anni è un modo come un altro per far fuori gli avversari politici”. Così Tommaso Foti, ministro meloniano per gli Affari europei, a margine di un evento a Milano. “Personalmente – ha aggiunto l’esponente di Fratelli d’Italia -, ho sempre ritenuto che gli avversari politici si battono nelle urne e non si escludono prima di aprire le urne”.

Solidarietà anche da Mosca, che parla di una “dimostrazione di come in Europa vengano violate le norme democratiche”, per bocca del portavoce del Cremino Dmitry Peskov. In ogni caso, ha precisato, “la Russia non ha mai interferito negli affari interni della Francia e non ha intenzione di farlo ora”.

“Je suis Marine” ha scritto su X invece il premier ungherese Viktor Orbán in segno di vicinanza alla leader di Rassemblement National. Entrambi aderiscono al medesimo gruppo al Parlamento europeo, quello dei Patrioti per l’Europa, di cui fa parte anche la Lega.

Si è detto “scioccato dal verdetto estremamente duro” anche Geert Wilders, presidente del Partito per la Libertà olandese, che su X ha espresso solidarietà a Marine Le Pen: “La sostengo e credo in lei al 100 per cento. Sono convinto che vincerà il suo appello e diventerà presidente della Repubblica francese”.

Oltre oceano, a schierarsi dalla parte della politica francese c’è Elon Musk, che su X ha scritto: “Quando la sinistra radicale non riesce a vincere con un voto democratico, abusa del sistema giudiziario per imprigionare i suoi oppositori. Questo è il loro modus operandi in tutto il mondo”.

Leave a comment

Your email address will not be published.