Quando tornerà Sinner

I tre mesi di assenza hanno potenziato la sua immagine anziché spegnere la sua forza mediatica. Nel frattempo continua ad allenarsi, in attesa che ritorni a vincere in veste di campione/bravo ragazzo, nonostante lo abbiano incastrato

C’è un risvolto affascinante nell’assenza forzata di Sinner dai campi di gioco, giunta ormai a metà del suo percorso. Riguarda molti aspetti, a cominciare dalla percezione che la gente avrà del tennista dai capelli rossi nel momento in cui sconterà tutta la squalifica. Vedranno ancora lo stesso giocatore oppure una figura diversa? Sinner è stato vittima di un errore non commesso da lui e questo lo può negare solo chi è in malafede, tipo Kyrgios. I tre mesi di assenza, anziché spegnere la sua forza mediatica, hanno potenziato la sua immagine. Prima era il campione/bravo ragazzo che vinceva, oggi è il campione/bravo ragazzo che tornerà certamente a vincere nonostante lo abbiano incastrato.


Nel frattempo molti dei suoi colleghi si sono distinti per scarsa capacità di ragionamento (eufemismo).

Oltre al suddetto Kyrgios, su tutti, Stan Wawrinka, il quale ha addirittura tirato in ballo la pulizia dello sport, secondo lo svizzero pesantemente messa in discussione dal trattamento di favore riservato al nostro fuoriclasse. Poi, ondivago, c’è stato Djokovic, che, tendenzialmente, un po’ si lava le mani e un po’ si cimenta nel controverso mestiere di sindacalista, a seconda dell’umore. Sinner, riservatissimo (e anche, pare, arrabbiatissimo), ha osservato tutto a distanza, senza pronunciare una parola e senza nemmeno mostrarsi in pubblico, tranne rarissime e non cercate occasioni. Si è pure concesso una vacanza in una terra lontana insieme alla sua fidanzata Kalinskaya e nessuno se n’è accorto.

Ora si sta allenando, in attesa del rientro. Pare che abbia potenziato la resistenza con sedute speciali curate dal preparatore Marco Panichi. Chi vi scrive confessa di sognare un ritorno nel quale l’altoatesino si prende una ad una le sue rivincite, concedendo briciole di 15 ai suoi avversari, soprattutto a quelli meno solidali con lui per la vicenda Clostebol. Immagino un Sinner modello manga, che vola da una parte all’altra del campo colpendo le palline con una violenza tale da sformarle, così come accade nei famosi cartoni giapponesi. Poi, dopo aver battuto chiunque, in occasione della classica stretta di mano a rete, prendere i nemici per le guance e alzarli al cielo come trofei.

Ovviamente Sinner non farà niente di tutto questo, ma si limiterà a sorridere con quella faccia vagamente irriverente che gli viene quando lo fanno incazzare (ormai l’ho detto). Noi, popolo del divano, gioiremo con lui e daremo appuntamento alla vendetta successiva. Diceva il Signore, “se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare”, ma se non gli basta… tiragli più forte Sinner.

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