Codice della strada e calici: come le norme Salvini hanno influenzato patenti e vino

Dal dicembre 2024, il nuovo codice della strada inasprisce le sanzioni per guida in stato di ebbrezza. Gli effetti visibili sugli incidenti e il consumo di alcolici

Nel dicembre 2024, l’Italia ha assistito all’entrata in vigore di un rinnovato codice della strada, fortemente voluto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Le nuove disposizioni hanno inasprito le sanzioni per infrazioni legate alla guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, introducendo misure come l’obbligo di installare dispositivi come l’alcolock e la revoca a vita della patente per i recidivi.

Impatto sulle patenti

Nei primi due giorni dall’applicazione delle nuove norme, le forze dell’ordine hanno registrato quasi 5.000 violazioni, con 331 patenti ritirate e 170 sanzioni per guida in stato di ebbrezza. Questo incremento dei controlli e delle sanzioni ha sollevato interrogativi sull’efficacia delle misure nel promuovere una maggiore sicurezza stradale.​ Secondo i dati forniti da Polstrada e Carabinieri, nelle prime due settimane dall’entrata in vigore delle nuove norme si è registrato un calo degli incidenti del 2,8 per cento rispetto all’anno precedente. Ancora più significativo è stato il decremento degli incidenti mortali, con una riduzione del 20,3 per cento, passando da 67 a 50 vittime.

Effetti sul consumo di vino

Parallelamente, il consumo di vino in Italia ha mostrato una tendenza al ribasso. Secondo l’Osservatorio Uiv-Ismea, nel 2024 il consumo pro capite è previsto stabilizzarsi a 26,3 litri, con un totale di circa 10,3 milioni di ettolitri. Le vendite nella Grande distribuzione organizzata hanno registrato un calo del 2,5 per cento nei primi sei mesi dell’anno, con una flessione più marcata per i vini fermi e frizzanti, mentre gli spumanti hanno segnato un incremento del 4,2 per cento. Anche i ristoratori e le cantine hanno segnalato un calo significativo delle vendite.

Reazioni dal settore vinicolo

I Consorzi di Tutela dei vini dell’Umbria hanno espresso preoccupazione per le conseguenze, denunciando un “terrorismo mediatico” che penalizza il settore vinicolo. In una lettera indirizzata a Salvini, hanno richiesto di promuovere una cultura del consumo moderato e di diffondere linee guida chiare per i consumatori.

Questo scenario solleva una domanda: esiste una correlazione tra l’inasprimento delle sanzioni stradali e la diminuzione del consumo di vino? E’ plausibile che una maggiore consapevolezza dei rischi legati alla guida in stato di ebbrezza possa influenzare le abitudini dei consumatori.​ Le modifiche al codice della strada sembrano aver avuto un impatto sia sul numero di patenti ritirate sia sulle abitudini di consumo degli italiani. Resta da vedere se queste tendenze si consolideranno, indicando un cambiamento culturale verso una maggiore responsabilità alla guida e un consumo di alcolici più consapevole.

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